Giobbe 36 DB1885
1. ED Elihu proseguì, e disse:
2. Aspettami un poco, ed io ti mostrerò Che vi sono ancora altri ragionamenti per Iddio.
3. Io prenderò il mio discorso da lungi, Ed attribuirò giustizia al mio Fattore.
4. Perciocchè di vero il mio parlare non è con menzogna; Tu hai appresso di te uno che è intiero nelle sue opinioni.
5. Ecco, Iddio è potente, ma non però disdegna alcuno; Potente, ma di forza congiunta con sapienza.
6. Egli non lascia viver l'empio, E fa ragione agli afflitti.
7. Egli non rimuove gli occhi suoi d'addosso a' giusti; Anzi li fa sedere sopra il trono coi re; Egli ve li fa sedere in perpetuo; onde sono esaltati.
8. E se pur son messi ne' ceppi, E son prigioni ne' legami dell'afflizione;
9. Egli dichiara loro i lor fatti, E come i lor misfatti sono accresciuti.
10. Ovvero, apre loro l'orecchio, per far loro ricevere correzione; E dice loro che si convertano dall'iniquità.
11. Se ubbidiscono, e gli servono, Finiscono i giorni loro in beni, E gli anni loro in diletti.
12. Ma se non ubbidiscono, passano per la spada, E muoiono per mancamento d'intendimento.
13. Ma i profani di cuore accrescono l'ira, E non gridano, quando egli li mette ne' legami;
14. La lor persona morrà in giovanezza, E la lor vita fra i cinedi.
15. Ma egli libera gli afflitti nella loro afflizione, Ed apre loro l'orecchio nell'oppressione.
16. Ancora te avrebbe egli ritratto dall'afflizione, E messo in luogo largo, fuori di ogni distretta; E la tua mensa tranquilla sarebbe ripiena di vivande grasse.
17. Ma tu sei venuto al colmo del giudicio di un empio; Il giudicio e la giustizia ti tengono preso.
18. Perciocchè egli è in ira, guarda che talora egli non ti atterri con battiture; E con niun riscatto, benchè grande, non ti possa scampare.
19. Farà egli alcuna stima delle tue ricchezze? Egli non farà stima dell'oro, nè di tutta la tua gran potenza.
20. Non ansar dietro a quella notte, Nella quale i popoli periscono a fondo.
21. Guardati che tu non ti rivolga alla vanità; Conciossiachè per l'afflizione tu abbi eletto quello.
22. Ecco, Iddio è eccelso nella sua potenza; Chi è il dottore convenevole a lui?
23. Chi gli ha ordinato come egli deve procedere? E chi gli può dire: Tu hai operato perversamente?
24. Ricordati di magnificar le opere sue, Le quali gli uomini contemplano.
25. Ogni uomo le vede, E gli uomini le mirano da lungi.
26. Ecco, Iddio è grande, e noi nol possiamo conoscere; E il numero de' suoi anni è infinito.
27. Perciocchè egli rattiene le acque che non istillino; Ed altresì, al levar della sua nuvola, quelle versano la pioggia;
28. La quale le nuvole stillano, E gocciolano in su gli uomini copiosamente.
29. Oltre a ciò, potrà alcuno intender le distese delle nubi, Ed i rimbombanti scoppi del suo tabernacolo?
30. Ecco, egli spande sopra esso la sua luce, E copre le radici del mare.
31. Perciocchè, per queste cose egli giudica i popoli, Ed altresì dona il cibo abbondevolmente.
32. Egli nasconde la fiamma nelle palme delle sue mani, E le ordina quello che deve incontrare.
33. Egli le dichiara la sua volontà se deve incontrar bestiame, Ovvero anche cadere sopra alcuna pianta.