Giobbe 5 IRB20
1. Chiama pure! C’è forse chi ti risponda? E a quale dei santi vorrai rivolgerti?
2. No, l’ira non uccide che l’insensato e l’irritazione non fa morire che lo stolto.
3. Io ho visto l’insensato prendere radice, ma ben presto ho dovuto maledire la sua casa.
4. I suoi figli vanno privi di soccorso, sono oppressi alla porta, e non c’è chi li difenda.
5. L’affamato gli divora il raccolto, glielo ruba perfino tra le spine; e l’assetato gli divora i beni.
6. Poiché la sventura non spunta dalla terra né il dolore germoglia dal suolo;
7. ma l’uomo nasce per soffrire, come la scintilla per volare in alto.
8. Io però vorrei cercare Dio e a Dio vorrei esporre la mia causa:
9. a lui, che fa cose grandi, imperscrutabili, meraviglie senza numero;
10. che sparge la pioggia sopra la terra e manda l’acqua sui campi;
11. che innalza quelli che erano abbassati e pone gli afflitti in salvo in luogo elevato;
12. che sventa i disegni degli astuti in modo che le loro mani non riescano a eseguirli:
13. che prende gli abili nella loro astuzia, in modo che il consiglio degli scaltri vada in rovina.
14. Di giorno essi incorrono nelle tenebre, a mezzogiorno brancolano come di notte;
15. ma Iddio salva l’oppresso dalla spada della loro bocca, e il povero dalla mano del potente.
16. Così per il misero c’è speranza, mentre l’iniquità ha la bocca chiusa.
17. Beato l’uomo che Dio corregge! Tu non disprezzare la correzione dell’Onnipotente;
18. poiché egli fa la piaga, poi la fascia; egli ferisce, ma le sue mani guariscono.
19. In sei sciagure egli sarà il tuo liberatore e in sette il male non ti toccherà.
20. In tempo di carestia ti scamperà dalla morte, in tempo di guerra dai colpi della spada.
21. Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verrà il disastro.
22. In mezzo al disastro e alla fame riderai, non temerai le belve della terra;
23. perché avrai per alleate le pietre del suolo, e gli animali dei campi saranno con te in pace.
24. Saprai al sicuro la tua tenda e, visitando i tuoi pascoli, vedrai che non ti manca nulla.
25. Saprai che la tua progenie moltiplica, che i tuoi rampolli crescono come l’erba dei campi.
26. Scenderai maturo nella tomba, come i covoni di grano che si ammucchiano a suo tempo.
27. Ecco ciò che abbiamo trovato, riflettendo. Così è. Tu ascolta, e fanne profitto”.