Giobbe 6 IRB20
1. Allora Giobbe rispose e disse:
2. “Ah, se il mio dolore si pesasse, se le mie sciagure si mettessero tutte insieme sulla bilancia!
3. Sarebbero trovate più pesanti della sabbia del mare. Ecco perché le mie parole sono audaci.
4. Perché le saette dell’Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne succhia il veleno; i terrori di Dio si schierano in battaglia contro di me.
5. L’asino selvatico raglia forse quando ha l’erba davanti? muggisce forse il bue davanti alla pastura?
6. Si può forse mangiare ciò che è insipido e senza sale? c’è qualche gusto in un chiaro d’uovo?
7. L’anima mia rifiuta di toccare una cosa simile, essa è per me come un cibo ripugnante.
8. Oh, mi avvenisse pure quello che chiedo, e mi desse Iddio quello che spero!
9. Volesse pure Iddio schiacciarmi, stendere la mano e tagliare il filo dei miei giorni!
10. Questo sarebbe un conforto per me, esulterei nei dolori che egli non mi risparmia; poiché non ho rinnegato le parole del Santo.
11. Che è mai la mia forza perché io speri ancora? Che fine mi aspetta perché io sia paziente?
12. La mia forza è come la forza delle pietre? e la mia carne come carne di bronzo?
13. Non sono io ridotto senza energia, e non mi è forse tolta ogni speranza di guarire?
14. Pietà deve l’amico a colui che soccombe, anche se abbandonasse il timore dell’Onnipotente.
15. Ma i miei fratelli si sono mostrati infidi come un torrente, come l’acqua di torrenti che passa.
16. Il ghiaccio li rende torbidi, e la neve vi si scioglie;
17. ma passato il tempo delle piene, svaniscono; quando sentono il caldo, spariscono dal loro luogo.
18. Le carovane che si dirigono là cambiano strada, si inoltrano nel deserto, e vi muoiono.
19. Le carovane di Tema li cercavano con lo sguardo, i viandanti di Seba vi contavano su,
20. ma furono delusi nella loro fiducia; giunti sul luogo, rimasero confusi.
21. Così siete diventati voi per me: vedete uno che fa orrore, e vi prende la paura.
22. Vi ho forse detto: ‘Datemi qualcosa’, oppure: ‘Con i vostri beni fate un dono in mio favore’,
23. oppure: ‘Liberatemi dalla stretta del nemico’, oppure: ‘Salvatemi dalla mano dei prepotenti’?
24. Ammaestratemi, e starò in silenzio; fatemi capire in che cosa ho sbagliato.
25. Quanto sono efficaci le parole rette! Ma la vostra riprensione che vale?
26. Volete dunque biasimare delle parole? Ma le parole di un disperato se le porta il vento!
27. Voi sareste capaci di tirare a sorte l’orfano, e di vendere il vostro amico!
28. Ma ora degnatevi di guardarmi, e vedete se io vi mento in faccia.
29. Ricredetevi! Non vi sia in voi iniquità! Ricredetevi, la mia giustizia sussiste.
30. C’è qualche iniquità sulla mia lingua? Il mio palato non distingue più ciò che è male?