Giovanni 21 IRB20
1. Dopo queste cose, Gesù si fece vedere di nuovo ai discepoli presso il mar di Tiberiade e si fece vedere in questa maniera.
2. Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri suoi discepoli erano insieme.
3. Simon Pietro disse loro: “Io vado a pescare”. Essi gli dissero: “Anche noi veniamo con te”. Uscirono e salirono nella barca; ma quella notte non presero nulla.
4. Quando era già mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù.
5. Allora Gesù disse loro: “Figlioli, avete voi del pesce?”, essi gli risposero: “No”.
6. Ed egli disse loro: “Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete”. Essi dunque la gettarono e non potevano più tirarla su per il gran numero dei pesci.
7. Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore!”. Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse il camiciotto, perché era nudo, e si gettò nel mare.
8. Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), traendo la rete con i pesci.
9. Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su e del pane.
10. Gesù disse loro: “Portate qua dei pesci che avete presi ora”.
11. Simon Pietro quindi montò nella barca, tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò.
12. Gesù disse loro: “Venite a fare colazione”. E nessuno dei discepoli osava domandargli: “Chi sei?”, sapendo che era il Signore.
13. Gesù venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce.
Gesù e Pietro14. Questa era già la terza volta che Gesù si faceva vedere ai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
15. Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: “Simone di Giovanni, mi ami tu più di questi?”. Egli rispose: “Sì, Signore, tu sai che io ti voglio bene”. Gesù gli disse: “Pasci i miei agnelli”.
16. Gli disse di nuovo una seconda volta: “Simone di Giovanni, mi ami tu?”. Egli rispose: “Sì, Signore, tu sai che io ti voglio bene”. Gesù gli disse: “Pastura le mie pecore”.
17. Gli disse per la terza volta: “Simone di Giovanni, mi vuoi bene?”. Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: “Mi vuoi bene?”. E gli rispose: “Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene”. Gesù gli disse: “Pasci le mie pecore.
18. In verità, in verità ti dico che, quando eri più giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti”.
Il discepolo che Gesù amava19. Disse questo per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, dopo aver parlato così, gli disse: “Seguimi”.
20. Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava, quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: “Signore, chi è che ti tradisce?”.
21. Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: “Signore, e di lui che ne sarà?”.
22. Gesù gli rispose: “Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa? Tu, seguimi”.
23. Perciò si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: “Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa?”.
24. Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.
25. Ora vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte, le quali, se si scrivessero una a una, credo che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.