Giovanni 4 NR06
1. Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni
2. (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli),
3. lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.
4. Ora doveva passare per la Samaria.
5. Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe;
6. e là c’era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l’ora sesta.
7. Una donna della Samaria venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere».
8. (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.)
9. La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani.
10. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva».
11. La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva?
12. Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?»
13. Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete;
14. ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna».
15. La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere».
16. Egli le disse: «Va’ a chiamare tuo marito e vieni qua».
17. La donna gli rispose: «Non ho marito». E Gesù: «Hai detto bene: “Non ho marito”,
18. perché hai avuto cinque mariti, e quello che hai ora non è tuo marito; ciò che hai detto è vero».
19. La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta.
20. I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare».
21. Gesù le disse: «Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.
22. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei.
23. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori.
24. Dio è Spirito, e quelli che lo adorano bisogna che lo adorino in spirito e verità».
25. La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa».
26. Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»
27. In quel mentre giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che egli parlasse con una donna; eppure nessuno gli chiese: «Che cerchi?» o: «Perché discorri con lei?»
28. La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente:
29. «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?»
30. La gente uscì dalla città e andò da lui.
31. Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Rabbì, mangia».
32. Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete».
33. Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?»
34. Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua.
35. Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.
36. Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme.
37. Poiché in questo è vero il detto: “L’uno semina e l’altro miete”.
38. Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica».
39. Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto».
40. Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni.
41. E molti di più credettero a motivo della sua parola
42. e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo».
Gesù in Galilea; guarigione del figlio di un ufficiale43. Trascorsi quei due giorni, egli partì di là per la Galilea;
44. poiché Gesù stesso aveva attestato che un profeta non è onorato nella sua patria.
45. Quando dunque giunse in Galilea, fu accolto dai Galilei, perché avevano visto le cose che egli aveva fatte in Gerusalemme durante la festa; essi pure infatti erano andati alla festa.
46. Egli dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un ufficiale del re, il cui figlio era infermo a Capernaum.
47. Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire.
48. Perciò Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non crederete».
49. L’ufficiale del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».
50. Gesù gli disse: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detta, e se ne andò.
51. E mentre già stava scendendo, i suoi servi gli andarono incontro e gli dissero che suo figlio viveva.
52. Allora egli domandò a che ora avesse cominciato a stare meglio; ed essi gli risposero: «Ieri, all’ora settima, la febbre lo ha lasciato».
53. Così il padre riconobbe che quella era l’ora in cui Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»; e credette, lui con tutta la sua casa.
54. Gesù fece questo secondo segno miracoloso tornando dalla Giudea in Galilea.