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Giosuè 14 IRB20

« Divisione del paese a occidente del Giordano. Il territorio di Ebron assegnato a Caleb

1. Ora queste sono le terre che i figli d’Israele ebbero come eredità nel paese di Canaan, e che il sacerdote Eleazar, Giosuè figlio di Nun e i capifamiglia delle tribù dei figli d’Israele distribuirono loro.

2. L’eredità fu distribuita a sorte, come l’Eterno aveva comandato per mezzo di Mosè, alle nove tribù e alla mezza tribù,

3. perché alle altre due tribù e alla mezza tribù Mosè aveva dato la loro eredità di là dal Giordano; mentre, tra i figli d’Israele, ai Leviti non aveva dato alcuna eredità,

4. perché i figli di Giuseppe formavano due tribù: Manasse ed Efraim; e ai Leviti non fu data alcuna parte nel paese, tranne delle città per abitarvi, con i loro dintorni per il loro bestiame e i loro averi.

5. I figli d’Israele fecero come l’Eterno aveva comandato a Mosè e spartirono il paese.

6. Ora i figli di Giuda si accostarono a Giosuè a Ghilgal; e Caleb, figlio di Gefunne, il Chenizeo, gli disse: “Tu sai ciò che l’Eterno disse a Mosè, uomo di Dio, riguardo a me e a te a Cades-Barnea.

7. Io avevo quarant’anni quando Mosè, servo dell’Eterno, mi mandò da Cades-Barnea a esplorare il paese, e io gli feci la mia relazione con sincerità di cuore.

8. Ma i miei fratelli che erano saliti con me, scoraggiarono il popolo, mentre io seguii pienamente l’Eterno, il mio Dio.

9. E in quel giorno Mosè fece questo giuramento: ‘La terra che il tuo piede ha calcato sarà eredità tua e dei tuoi figli per sempre, perché hai pienamente seguito l’Eterno, il mio Dio’.

10. E ora ecco, l’Eterno mi ha conservato in vita, come aveva detto, durante i quarantacinque anni ormai trascorsi da quando l’Eterno disse quella parola a Mosè, quando Israele viaggiava nel deserto, ed ecco che ora ho ottantacinque anni;

11. oggi sono ancora robusto come ero il giorno che Mosè mi mandò; le mie forze sono le stesse di allora, tanto per combattere quanto per andare e venire.

12. Dunque, dammi questo monte del quale l’Eterno parlò quel giorno; poiché tu udisti allora che ci sono degli Anachim e che ci sono delle città grandi e fortificate. Forse l’Eterno sarà con me, e io li scaccerò, come disse l’Eterno”.

13. Allora Giosuè lo benedisse, e diede Ebron come eredità a Caleb, figlio di Gefunne.

14. Per questo Caleb, figlio di Gefunne, il Chenizeo, ha avuto Ebron come eredità, fino al giorno d’oggi: perché aveva pienamente seguito l’Eterno, l’Iddio d’Israele.

15. Ora Ebron si chiamava in precedenza Chiriat-Arba; Arba era stato l’uomo più grande fra gli Anachim. E il paese ebbe riposo dalla guerra.

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