Giosuè 5 IRB20
1. Quando tutti i re degli Amorei che erano di là dal Giordano verso occidente e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare udirono che l’Eterno aveva asciugato le acque del Giordano davanti ai figli d’Israele finché fossero passati, il loro cuore venne meno e non rimase più in loro alcun coraggio di fronte ai figli d’Israele.
2. In quel tempo, l’Eterno disse a Giosuè: “Fatti dei coltelli di pietra, e torna di nuovo a circoncidere i figli d’Israele”.
3. Allora Giosuè si fece dei coltelli di pietra e circoncise i figli d’Israele sul colle di Aralot.
4. Questo fu il motivo per cui li circoncise: tutti i maschi del popolo uscito dall’Egitto, cioè tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto durante il viaggio, dopo essere usciti dall’Egitto.
5. Ora tutto questo popolo uscito dall’Egitto era circonciso; ma tutto il popolo nato nel deserto durante il viaggio, dopo l’uscita dall’Egitto, non era stato circonciso.
6. Poiché i figli d’Israele avevano camminato per quarant’anni nel deserto finché tutta la nazione, cioè tutti gli uomini di guerra che erano usciti dall’Egitto, furono distrutti, perché non avevano ubbidito alla voce dell’Eterno. L’Eterno aveva giurato loro che non gli avrebbe fatto vedere il paese che aveva promesso con giuramento ai loro padri di darci: paese dove scorrono il latte e il miele;
7. e sostituì a loro i loro figli. Giosuè circoncise costoro, perché erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi durante il viaggio.
8. E quando ebbe finito di circoncidere tutta la nazione, quelli rimasero al loro posto nell’accampamento, finché fossero guariti.
9. Allora l’Eterno disse a Giosuè: “Oggi ho rimosso da voi la vergogna dell’Egitto”. E quel luogo fu chiamato Ghilgal, nome che dura fino al giorno d’oggi.
10. I figli d’Israele si accamparono a Ghilgal e celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del mese, sulla sera, nelle pianure di Gerico.
11. E il giorno dopo la Pasqua, in quel preciso giorno, mangiarono dei prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito.
La presa di Gerico12. E la manna cessò il giorno dopo che mangiarono dei prodotti del paese; e i figli d’Israele non ebbero più manna, ma mangiarono, quell’anno stesso, del frutto del paese di Canaan.
13. Mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi, guardò, ed ecco un uomo in piedi che gli stava davanti con una spada sguainata in mano. Giosuè andò verso di lui e gli disse: “Sei dei nostri, o dei nostri nemici?”.
14. Ed egli rispose: “No, io sono il capo dell’esercito dell’Eterno; arrivo adesso”. Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò, e gli disse: “Che cosa vuol dire il mio signore al suo servo?”.
15. Il capo dell’esercito dell’Eterno disse a Giosuè: “Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è santo”. E Giosuè fece così.