Giosuè 7 IRB20
1. Ma i figli d’Israele commisero un’infedeltà circa l’interdetto; poiché Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerac, della tribù di Giuda prese dell’interdetto, e l’ira dell’Eterno si accese contro i figli d’Israele.
2. Giosuè mandò degli uomini da Gerico ad Ai, che è vicina a Bet-Aven a oriente di Betel, e disse loro: “Salite ed esplorate il paese”. E quelli salirono ed esplorarono Ai.
3. Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: “Non occorre che salga tutto il popolo; ma salgano due o tremila uomini, e sconfiggeranno Ai; non stancare tutto il popolo, mandandolo là, perché quelli sono in pochi”.
4. Così salirono circa tremila uomini tra il popolo, i quali si diedero alla fuga davanti alla gente di Ai.
5. E la gente di Ai ne uccise circa trentasei, li inseguì dalla porta fino a Sebarim, e li mise in rotta nella discesa. E il cuore del popolo venne meno e divenne come acqua.
6. Giosuè si stracciò le vesti e si gettò con il viso a terra davanti all’arca dell’Eterno; stette così fino alla sera, lui e gli anziani d’Israele, e si gettarono della polvere sul capo.
7. Poi Giosuè disse: “Ahi, Signore, Eterno, perché hai fatto passare il Giordano a questo popolo per darci in mano agli Amorei e farci perire? Oh, ci fossimo pur accontentati di rimanere di là dal Giordano!
8. Ahimè, Signore, che dirò io, ora che Israele ha voltato le spalle ai suoi nemici?
9. I Cananei e tutti gli abitanti del paese lo verranno a sapere, ci accerchieranno, e faranno sparire il nostro nome dalla terra; e tu che farai per il tuo gran nome?”.
10. Allora l’Eterno disse a Giosuè: “Alzati! Perché ti sei prostrato così con la faccia a terra?
11. Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto che io avevo loro comandato di osservare; hanno perfino preso dell’interdetto, lo hanno perfino rubato, hanno perfino mentito, e lo hanno messo fra i loro bagagli.
12. Perciò i figli d’Israele non potranno resistere ai loro nemici e volteranno le spalle davanti a loro, perché sono diventati essi stessi interdetto. Io non sarò più con voi, se non distruggete l’interdetto in mezzo a voi.
13. Alzati, santifica il popolo e digli: ‘Santificatevi per domani, perché così ha detto l’Eterno, l’Iddio d’Israele: O Israele, c’è dell’interdetto in mezzo a te! Tu non potrai resistere ai tuoi nemici, finché non abbiate tolto l’interdetto di mezzo a voi.
14. Domattina dunque vi accosterete tribù per tribù; e la tribù che l’Eterno designerà, si accosterà famiglia per famiglia; e la famiglia che l’Eterno designerà, si accosterà casa per casa; e la casa che l’Eterno avrà designato, si accosterà persona per persona.
15. E colui che sarà designato per aver preso dell’interdetto sarà dato alle fiamme con tutto quello che gli appartiene, perché ha trasgredito il patto dell’Eterno e ha commesso un’infamia in Israele’”.
16. Giosuè dunque si alzò la mattina di buon’ora, e fece accostare Israele tribù per tribù; e la tribù di Giuda fu designata.
17. Poi fece accostare le famiglie di Giuda, e la famiglia degli Zerachiti fu designata. Poi fece accostare la famiglia degli Zerachiti persona per persona, e Zabdi fu designato.
18. Poi fece accostare la casa di Zabdi persona per persona; e fu designato Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerac, della tribù di Giuda.
19. Allora Giosuè disse ad Acan: “Figlio mio, da’ gloria all’Eterno, all’Iddio d’Israele, rendigli omaggio, e dimmi quello che hai fatto; non me lo nascondere”.
20. Acan rispose a Giosuè e disse: “È vero; ho peccato contro l’Eterno, l’Iddio d’Israele, ed ecco precisamente quello che ho fatto.
21. Ho visto fra le spoglie un bel mantello di Scinear, duecento sicli d’argento e una verga d’oro del peso di cinquanta sicli; ho desiderato quelle cose e le ho prese; ecco, sono nascoste in terra in mezzo alla mia tenda; e l’argento è sotto”.
22. Allora Giosuè mandò dei messaggeri, i quali corsero alla tenda; ed ecco che il mantello era nascosto, e l’argento stava sotto.
23. Essi presero quelle cose di mezzo alla tenda, le portarono a Giosuè e a tutti i figli d’Israele, e le deposero davanti all’Eterno.
24. E Giosuè e tutto Israele con lui presero Acan, figlio di Zerac, l’argento, il mantello, la verga d’oro, i suoi figli e le sue figlie, i suoi buoi, i suoi asini, le sue pecore, la sua tenda e tutto quello che gli apparteneva, e li fecero salire nella valle di Acor.
25. E Giosuè disse: “Perché ci hai causato una sventura? L’Eterno causerà a te una sventura in questo giorno!”. E tutto Israele lo lapidò; e dopo aver lapidato gli altri, diedero tutti alle fiamme.
26. Poi ammassarono su Acan un gran mucchio di pietre, che dura fino al giorno d’oggi. E l’Eterno cessò dalla sua ira ardente. Perciò quel luogo è stato chiamato fino al giorno d’oggi ‘Valle di Acor’.