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Giudici 13 NR06

« Nascita di Sansone

1. I figli d’Israele continuarono a fare ciò che era male agli occhi del Signore e il Signore li diede nelle mani dei Filistei per quarant’anni.

2. C’era un uomo di Sorea, della famiglia dei Daniti, di nome Manoà; sua moglie era sterile e non aveva figli.

3. L’angelo del Signore apparve alla donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai figli; ma concepirai e partorirai un figlio.

4. Ora guardati dunque dal bere vino o bevanda alcolica e non mangiare nulla di impuro.

5. Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla testa del quale non passerà rasoio, perché il bambino sarà un nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre, e sarà lui che comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei».

6. La donna andò a dire a suo marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto davvero tremendo. Io non gli ho domandato da dove veniva, ed egli non mi ha detto il suo nome;

7. ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere né vino né bevanda alcolica e non mangiare niente di impuro, perché il bambino sarà un nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre e fino al giorno della sua morte”».

8. Allora Manoà supplicò il Signore e disse: «Signore, ti prego che l’uomo di Dio che ci avevi mandato torni di nuovo a noi e ci insegni quello che dobbiamo fare per il bambino che nascerà».

9. Dio esaudì la preghiera di Manoà, e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, che era seduta nel campo; ma Manoà, suo marito, non era con lei.

10. La donna corse in fretta a informare suo marito e gli disse: «Ecco, quell’uomo che venne da me l’altro giorno mi è apparso».

11. Manoà si alzò, andò dietro a sua moglie e, raggiunto quell’uomo, gli disse: «Sei tu che parlasti a questa donna?» E quegli rispose: «Sono io».

12. E Manoà: «Quando la tua parola si sarà avverata, quale norma si dovrà seguire per il bambino? Che cosa si dovrà fare per lui?»

13. L’angelo del Signore rispose a Manoà: «Si astenga la donna da tutto quello che le ho detto.

14. Non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda alcolica, e non mangi niente d’impuro; osservi tutto quello che le ho comandato».

15. Manoà disse all’angelo del Signore: «Ti prego, permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!»

16. L’angelo del Signore rispose a Manoà: «Anche se tu mi trattenessi non mangerei del tuo cibo; ma, se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore». Manoà non sapeva che quello fosse l’angelo del Signore.

17. Poi Manoà disse all’angelo del Signore: «Qual è il tuo nome, affinché, quando si saranno adempiute le tue parole, noi ti rendiamo onore?»

18. L’angelo del Signore gli rispose: «Perché mi chiedi il mio nome? Esso è meraviglioso».

19. Manoà prese il capretto e l’oblazione e li offrì al Signore su una roccia. Allora avvenne una cosa prodigiosa: Manoà e sua moglie stavano guardando

20. e, mentre la fiamma saliva dall’altare al cielo, l’angelo del Signore salì con la fiamma dell’altare. Manoà e sua moglie, vedendo questo, caddero con la faccia a terra.

21. L’angelo del Signore non apparve più né a Manoà né a sua moglie. Allora Manoà riconobbe che quello era l’angelo del Signore

22. e disse a sua moglie: «Noi moriremo sicuramente, perché abbiamo visto Dio».

23. Ma sua moglie gli disse: «Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l’olocausto e l’oblazione; non ci avrebbe fatto vedere tutte queste cose e non ci avrebbe fatto udire proprio ora delle cose come queste».

24. Poi la donna partorì un figlio, a cui pose nome Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse.

25. Lo Spirito del Signore cominciò a sospingerlo quando era a Maane-Dan, fra Sorea ed Estaol.

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