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Giudici 21 NR94

« (Gc 11:30, ecc.; 1 S 14:24, ecc.)

1. Gli uomini d'*Israele avevano giurato a Mispa, dicendo: «Nessuno di noi darà sua figlia in moglie a un *Beniaminita».

2. Il popolo venne a *Betel, dove rimase fino alla sera in presenza di Dio; alzando la voce, pianse dirottamente e disse:

3. «Signore, Dio d'Israele, perché mai è avvenuto questo in Israele? Perché oggi c'è in Israele una tribú di meno?

4. Il giorno seguente, il popolo si alzò di buon mattino, costruí là un altare, e offrí olocausti e sacrifici di riconoscenza.

5. I figli d'Israele dissero: «Chi è, fra tutte le tribú d'Israele, che non sia salito all'assemblea davanti al Signore?» Poiché avevano fatto questo giuramento solenne contro chiunque non fosse salito in presenza del Signore a Mispa: «Quel tale dovrà essere messo a morte».

6. I figli d'Israele ebbero pietà di Beniamino, loro fratello, e dissero: «Oggi è stata soppressa una tribú d'Israele.

7. Come faremo a procurare delle donne ai superstiti, visto che abbiamo giurato nel nome del Signore di non dar loro in moglie nessuna delle nostre figlie?»

8. Dissero dunque: «Qual è fra le tribú d'Israele quella che non è salita in presenza del Signore a Mispa?» Ecco che nessuno di Iabes in *Galaad era venuto all' accampamento, all'assemblea;

9. poiché, fatto il censimento del popolo, si trovò che là non vi era nessuno degli abitanti di Iabes in Galaad.

10. Allora la comunità mandò là dodicimila uomini fra i piú valorosi, e diede loro quest'ordine: «Andate, e passate a fil di spada gli abitanti di Iabes in Galaad, con le donne e i bambini.

11. Farete questo: voterete allo sterminio ogni maschio e ogni donna che ha avuto relazioni carnali con un uomo».

12. Quelli trovarono, fra gli abitanti di Iabes in Galaad, quattrocento fanciulle che non avevano avuto relazioni carnali con uomini e le condussero all'accampamento, a Silo, che è nel paese di *Canaan.

13. Tutta la comunità inviò dei messaggeri per parlare ai figli di Beniamino che erano al masso di Rimmon per annunziare loro la pace.

14. Allora i Beniaminiti tornarono e furono loro date le donne di Iabes in Galaad a cui era stata risparmiata la vita; ma non ve ne fu abbastanza per tutti.

15. Il popolo dunque ebbe pietà di Beniamino, perché il Signore aveva aperto una breccia fra le tribú d'Israele.

16. Gli *anziani della comunità dissero: «Come faremo a procurare delle donne ai superstiti, visto che le donne beniaminite sono state distrutte?»

17. Poi dissero: «Quelli che sono scampati rimangano in possesso di ciò che apparteneva a Beniamino, affinché non sia soppressa una tribú in Israele.

18. Ma noi non possiamo dar loro le nostre figlie in moglie». Poiché i figli d'Israele avevano giurato, dicendo: «Maledetto chi darà una moglie a Beniamino!»

19. Allora dissero: «Ecco, ogni anno si fa una *festa in onore del Signore a Silo, che è a nord di Betel, a oriente della strada che sale da Betel a Sichem e a *mezzogiorno di Lebna».

20. Diedero quest'ordine ai figli di Beniamino: «Andate e fate un'imboscata nelle vigne;

21. state attenti, e quando le figlie di Silo usciranno per danzare in gruppo, sbucherete dalle vigne; ciascuno rapirà una delle figlie di Silo per prenderla in moglie e ve ne andrete nel paese di Beniamino.

22. Quando i loro padri o i loro fratelli verranno a lamentarsi con noi, noi diremo loro: “Datecele, per favore, poiché in questa guerra non abbiamo preso una donna per uno. Inoltre non siete voi che gliele avete date; in quel caso, voi sareste colpevoli”».

23. I figli di Beniamino fecero a quel modo: si presero delle mogli, secondo il loro numero, fra le danzatrici; le rapirono, poi partirono e tornarono nella loro eredità, ricostruirono le città e vi stabilirono la loro dimora.

24. In quel medesimo tempo, i figli d'Israele se ne andarono di là e tornarono ciascuno nella sua tribú e nella sua famiglia, ciascuno nel luogo della sua eredità.

25. In quel tempo, non c'era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio.