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Lamentazioni 2 IRB20

« La rovina di Gerusalemme

1. Come mai il Signore, nella sua ira, ha coperto di una nube oscura la figlia di Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d’Israele e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi, nel giorno della sua ira!

2. Il Signore ha distrutto senza pietà tutte le dimore di Giacobbe; nella sua ira, ha rovesciato, ha abbattuto le fortezze della figlia di Giuda, ne ha profanato il regno e i capi.

3. Nella sua ira ardente, ha infranto tutta la potenza d’Israele; ha ritirato la propria destra in presenza del nemico; ha consumato Giacobbe come un fuoco fiammeggiante che divora tutto intorno.

4. Ha teso il suo arco come il nemico, ha alzato la destra come un avversario, ha trucidato tutti quelli che erano più cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figlia di Sion.

5. Il Signore è diventato come un nemico; ha divorato Israele; ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze, ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti.

6. Ha devastato la sua tenda come un giardino, ha distrutto il luogo del suo convegno. L’Eterno ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati e, nell’indignazione della sua ira, ha rigettato re e sacerdoti.

7. Il Signore ha provato disgusto per il suo altare, ha aborrito il suo santuario, ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano ai nemici, i quali hanno alzato grida nella casa dell’Eterno come in un giorno di festa.

8. L’Eterno ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion; ha steso la corda, non ha ritirato la mano, prima di averli distrutti; ha coperto di lutto bastioni e mura; gli uni e le altre sono distrutti.

9. Le sue porte sono affondate in terra; egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre; il suo re e i suoi capi sono fra le nazioni; non c’è più legge, e anche i suoi profeti non ricevono più visioni dall’Eterno.

10. Gli anziani della figlia di Sion siedono per terra in silenzio; si sono gettati della polvere sul capo, si sono vestiti di sacchi; le vergini di Gerusalemme curvano il capo al suolo.

11. I miei occhi si consumano per le lacrime, le mie viscere si commuovono, il mio fegato si spande in terra per il disastro della figlia del mio popolo, al pensiero dei bambini e dei lattanti che venivano meno per le piazze della città.

12. Essi chiedevano alle loro madri: “Dov’è il pane, dov’è il vino?”, e intanto venivano meno come dei feriti a morte nelle piazze della città ed esalavano l’ultimo respiro sul seno delle loro madri.

13. Che ti dirò? A che ti paragonerò, o figlia di Gerusalemme? Chi troverò di simile a te per consolarti, o vergine figlia di Gerusalemme? Poiché la tua ferita è larga quanto il mare; chi ti potrà guarire?

14. I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e illusorie; non hanno messo a nudo la tua iniquità, per allontanare da te la deportazione; le profezie che hanno fatto a tuo riguardo non erano che oracoli vani e seduttori.

15. Tutti i passanti battono le mani al vederti; fischiano e scuotono il capo al vedere la figlia di Gerusalemme: “È questa la città che la gente chiamava una bellezza perfetta, la gioia di tutta la terra?”.

16. Tutti i tuoi nemici spalancano la bocca contro di te, fischiano, digrignano i denti, dicono: “L’abbiamo inghiottita! Sì, questo è il giorno che aspettavamo; ci siamo giunti, lo vediamo!”.

17. L’Eterno ha fatto quello che si era proposto; ha adempiuto la parola che aveva pronunciata fin dai giorni antichi: ha distrutto senza pietà, ha fatto di te la gioia del nemico, ha esaltato la potenza dei tuoi avversari.

18. Il loro cuore grida al Signore: “O mura della figlia di Sion, spandete lacrime come un torrente, giorno e notte! Non datevi pace, non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi!

19. Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni veglia! Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore! Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade!

20. Guarda, o Eterno, considera! Chi hai mai trattato così? Delle donne hanno divorato il frutto delle loro viscere, i bambini che accarezzavano! Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel santuario del Signore!

21. Fanciulli e vecchi giacciono a terra nelle strade; le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada; tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pietà.

22. Tu hai convocato, come in un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti; e nel giorno dell’ira dell’Eterno non c’è stato né superstite né fuggiasco; quelli che io avevo accarezzato e allevato, il mio nemico li ha consumati!”.

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