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Levitico 10 DB1885

« Nadab ed Abihu consumati dal fuoco celeste

1. OR Nadab ed Abihu, figliuoli di Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, e vi posero dentro del fuoco, e vi misero su dell'incenso; e presentarono davanti al Signore del fuoco strano; il che egli non avea lor comandato.

2. E un fuoco uscì dal cospetto del Signore, il quale li divampò; ed essi morirono davanti al Signore.

3. E Mosè disse ad Aaronne: Quest'è pur quello che il Signore ha pronunziato, dicendo: Io sarò santificato ne' miei più prossimi; e sarò glorificato in presenza di tutto il popolo. E Aaronne tacque.

4. E Mosè chiamò Misael ed Elsafan, figliuoli di Uzziel, zio di Aaronne, e disse loro: Accostatevi; portatene i vostri fratelli d'innanzi al Santuario fuor del campo.

5. Ed essi si accostarono, e li portarono via con le lor toniche, fuor del campo; come Mosè avea detto.

6. E Mosè disse ad Aaronne, e a Eleazar, e a Itamar, suoi figliuoli: Non andate a capo scoperto, e non vi sdrucite i vestimenti; acciocchè non muoiate, e ch'egli non si adiri contro a tutta la raunanza; ma piangano i vostri fratelli, tutta la casa d'Israele, l'arsione che il Signore ha fatta.

Diversi doveri e diritti dei Sacerdoti

7. E non vi dipartite dall'entrata del Tabernacolo della convenenza, che talora non muoiate; perciocchè l'olio dell'Unzione del Signore è sopra voi. Ed essi fecero secondo la parola di Mosè.

8. E IL Signore parlò ad Aaronne, dicendo:

9. Non ber vino, nè cervogia, nè tu, nè i tuoi figliuoli, quando avrete ad entrar nel Tabernacolo della convenenza; acciocchè non muoiate. Sia questo uno statuto perpetuo per le vostre generazioni.

10. E ciò per poter discernere tra la cosa santa e la profana; e tra la cosa immonda e la monda;

11. e per insegnare a' figliuoli d'Israele tutti gli statuti che il Signore ha loro dati per Mosè.

12. Poi Mosè parlò ad Aaronne, e a Eleazar, e a Itamar, suoi figliuoli, ch'erano rimasti, dicendo: Pigliate l'offerta di panatica ch'è rimasta dell'offerte fatte per fuoco al Signore, e mangiatela in pani azzimi appresso all'Altare; conciossiachè sia cosa santissima.

13. Mangiatela adunque in luogo santo; perciocchè è la parte ordinata per te, e per i tuoi figliuoli, delle offerte che si fanno per fuoco al Signore; perciocchè così mi è stato comandato.

14. Mangiate ancora il petto dell'offerta dimenata, e la spalla dell'offerta elevata, in luogo mondo, tu, e i tuoi figliuoli, e le tue figliuole, teco; perciocchè quelle sono state date a te, ed ai tuoi figliuoli, per parte vostra de' sacrificii da render grazie de' figliuoli d'Israele.

15. Portino essi la spalla dell'offerta elevata, e il petto dell'offerta dimenata, insieme co' grassi che si hanno da ardere, acciocchè quelle cose sieno dimenate davanti al Signore, per offerta dimenata; e sieno di te, e de' tuoi figliuoli teco, per istatuto perpetuo; come il Signore ha comandato.

16. Or Mosè cercò, e ricercò il becco del sacrificio per lo peccato; ed ecco, egli era stato bruciato; laonde si adirò gravemente contro ad Eleazar, e contro ad Itamar, figliuoli di Aaronne, ch'erano rimasti, dicendo:

17. Perchè non avete voi mangiato il sacrificio per lo peccato nel luogo santo? conciossiachè sia cosa santissima, e che il Signore ve l'abbia dato per portar l'iniquità della raunanza, per far purgamento de' peccati di essa, nel cospetto del Signore.

18. Ecco, il sangue di esso non è stato portato dentro al Santuario; per l'innanzi adunque del tutto mangiatelo nel luogo santo, come io ho comandato.

19. E Aaronne disse a Mosè: Ecco, essi hanno oggi offerto il loro sacrificio per lo peccato, e il loro olocausto, davanti al Signore; e cotali cose mi sono avvenute; se dunque io avessi oggi mangiato del sacrificio per lo peccato, sarebbe ciò piaciuto al Signore?

20. E, quando Mosè ebbe udito questo, fu contento.

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