Luca 18 IRB20
1. Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi:
2. “In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio né aveva rispetto per alcun uomo;
3. e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui dicendo: ‘Fammi giustizia del mio avversario’.
4. Egli per un tempo non volle farlo, poi disse fra sé: ‘Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per alcun uomo,
5. tuttavia, poiché questa vedova continua a darmi fastidio, le farò giustizia, perché, a forza di venire, non finisca per sfiancarmi”.
6. Il Signore disse: “Ascoltate ciò che dice il giudice ingiusto.
7. Dio non renderà forse giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti?
Il fariseo e il pubblicano8. Io vi dico che farà loro subito giustizia. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?”.
9. [Gesù] Disse ancora questa parabola per alcuni che confidavano in sé stessi di essere giusti e disprezzavano gli altri:
10. “Due uomini salirono al tempio per pregare, uno fariseo e l’altro pubblicano.
11. Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: ‘O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; neppure come quel pubblicano.
12. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo’.
13. Il pubblicano, invece, se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto, dicendo: ‘O Dio, sii placato verso me peccatore!’.
14. Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quell’altro, perché chiunque si innalza sarà abbassato, ma chi si abbassa sarà innalzato”.
15. Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo, li sgridavano.
16. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: “Lasciate i piccoli fanciulli venire a me e non glielo vietate, perché il regno di Dio appartiene a chi è come loro.
17. In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non vi entrerà affatto”.
18. E uno dei capi lo interrogò, dicendo: “Maestro buono, che farò io per ereditare la vita eterna?”.
19. E Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, salvo uno solo, cioè Dio.
20. Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dire falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre”.
21. Ed egli rispose: “Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia giovinezza”.
22. E Gesù, udito questo, gli disse: “Una cosa ti manca ancora: vendi tutto ciò che hai, distribuiscilo ai poveri e tu avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi”.
23. Ma egli, udite queste cose, ne fu grandemente rattristato, perché era molto ricco.
24. Gesù, vedendolo così triste, disse: “Quanto è difficile, per quelli che hanno delle ricchezze, entrare nel regno di Dio!
25. Poiché è più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”.
26. E quelli che udirono questo dissero: “Chi dunque può essere salvato?”.
27. Ma egli rispose: “Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio”.
28. Pietro disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato le nostre case e ti abbiamo seguito”.
29. Ed egli disse loro: “Io vi dico in verità che non c’è nessuno che abbia lasciato casa, o moglie, o fratelli, o genitori, o figli per amore del regno di Dio,
30. il quale non ne riceva molte volte tanto in questo tempo e nell’età a venire la vita eterna”.
31. Poi, presi con sé i dodici, disse loro: “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e saranno adempiute rispetto al Figlio dell’uomo tutte le cose scritte dai profeti,
32. poiché egli sarà dato in mano ai Gentili, sarà schernito e oltraggiato e gli sputeranno addosso
33. e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno, ma il terzo giorno risusciterà”.
34. Ed essi non capirono nulla di queste cose; quel parlare era per loro oscuro e non capivano cosa Gesù volesse dire.
35. Come egli si avvicinava a Gerico, un cieco sedeva presso la strada, mendicando;
36. udendo la folla che passava, domandò che cosa fosse.
37. Gli fecero sapere che passava Gesù il Nazareno.
38. Allora egli gridò: “Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!”.
39. E quelli che precedevano lo sgridavano perché tacesse, ma lui gridava più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”.
40. Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse condotto e, quando gli fu vicino, gli domandò:
41. “Cosa vuoi che io ti faccia?”. Egli disse: “Signore, che io recuperi la vista”.
42. E Gesù gli disse: “Recupera la vista; la tua fede ti ha salvato”.
43. E in quell’istante recuperò la vista e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, visto ciò, diede lode a Dio.