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Luca 4 DB1885

« (Mat. 4.1-11 e rif.)

1. OR Gesù, ripieno dello Spirito Santo, se ne ritornò dal Giordano; e fu sospinto dallo Spirito nel deserto.

2. E fu quivi tentato dal diavolo quaranta giorni; e in que' giorni non mangiò nulla; ma, dopo che quelli furon compiuti, infine egli ebbe fame.

3. E il diavolo gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di' a questa pietra che divenga pane.

4. E Gesù gli rispose, dicendo: Egli è scritto: L'uomo non vive di pan solo, ma d'ogni parola di Dio.

5. E il diavolo, menatolo sopra un alto monte, gli mostrò in un momento di tempo tutti i regni del mondo.

6. E il diavolo gli disse: Io ti darò tutta la podestà di questi regni, e la gloria loro; perciocchè ella mi è stata data in mano, ed io la do a cui voglio.

7. Se dunque tu mi adori, tutta sarà tua.

8. Ma Gesù, rispondendo, gli disse: Vattene indietro da me, Satana. Egli è scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e servi a lui solo.

9. Egli lo menò ancora in Gerusalemme; e lo pose sopra l'orlo del tetto del tempio, e gli disse: Se tu sei il Figliuol di Dio, gettati giù di qui;

10. perciocchè egli è scritto: Egli ordinerà a' suoi angeli, che ti guardino;

11. ed essi ti leveranno nelle lor mani, che talora tu non t'intoppi del piè in alcuna pietra.

12. E Gesù, rispondendo, gli disse: Egli è stato detto: Non tentare il Signore Iddio tuo.

Gesù scacciato da Nazaret

13. E il diavolo, finita tutta la tentazione, si partì da lui, infino ad un certo tempo.

14. E GESÙ nella virtù dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la fama di esso andò per tutta la contrada circonvicina.

15. Ed egli insegnava nelle lor sinagoghe, essendo onorato da tutti.

16. E venne in Nazaret, ove era stato allevato; ed entrò, come era usato, in giorno di sabato, nella sinagoga; e si levò per leggere.

17. E gli fu dato in mano il libro del profeta Isaia; e, spiegato il libro, trovò quel luogo dove era scritto:

18. Lo Spirito del Signore è sopra me; perciocchè egli mi ha unto; egli mi ha mandato per evangelizzare a' poveri, per guarire i contriti di cuore;

19. per bandir liberazione a' prigioni, e racquisto della vista a' ciechi; per mandarne in libertà i fiaccati, e per predicar l'anno accettevole del Signore.

20. Poi, ripiegato il libro, e rendutolo al ministro, si pose a sedere; e gli occhi di tutti coloro ch'erano nella sinagoga erano affissati in lui.

21. Ed egli prese a dir loro: Questa scrittura è oggi adempiuta ne' vostri orecchi.

22. E tutti gli rendevano testimonianza, e si maravigliavano delle parole di grazia che procedevano dalla sua bocca, e dicevano: Non è costui il figliuol di Giuseppe?

23. Ed egli disse loro: Del tutto voi mi direte questo proverbio: Medico, cura te stesso; fa' eziandio qui, nella tua patria, tutte le cose che abbiamo udite essere state fatte in Capernaum.

24. Ma egli disse: Io vi dico in verità, che niun profeta è accetto nella sua patria.

25. Io vi dico in verità, che a' dì di Elia, quando il cielo fu serrato tre anni e sei mesi, talchè vi fu gran fame in tutto il paese, vi erano molte vedove in Israele;

26. e pure a niuna d'esse fu mandato Elia; anzi ad una donna vedova in Sarepta di Sidon.

27. Ed al tempo del profeta Eliseo vi erano molti lebbrosi in Israele; e pur niun di loro fu mondato; ma Naaman Siro.

28. E tutti furono ripieni d'ira nella sinagoga, udendo queste cose.

29. E levatisi, lo cacciarono della città, e lo menarono fino al margine della sommità del monte, sopra il quale la lor città era edificata, per traboccarlo giù.

30. Ma egli passò per mezzo loro, e se ne andò.

31. E scese in Capernaum, città della Galilea; ed insegnava la gente ne' sabati.

(Mar. 1.23-28 e rif.)

32. Ed essi stupivano della sua dottrina; perciocchè la sua parola era con autorità.

33. OR nella sinagoga vi era un uomo, che avea uno spirito d'immondo demonio; ed esso diede un gran grido, dicendo: Ahi!

34. che vi è fra te e noi, o Gesù Nazareno? sei tu venuto per mandarci in perdizione? io so chi tu sei: il Santo di Dio.

35. Ma Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci, ed esci fuor di lui. E il demonio, gettatolo quivi in mezzo, uscì da lui, senza avergli fatto alcun nocimento.

36. E spavento nacque in tutti; e ragionavan fra loro, dicendo: Quale è questa parola ch'egli, con autorità, e potenza, comandi agli spiriti immondi, ed essi escano fuori?

(Mat. 8.14-17 e rif.)

37. E il grido di esso andò per tutti i luoghi del paese circonvicino.

38. POI Gesù, levatosi della sinagoga, entrò nella casa di Simone. Or la suocera di Simone era tenuta d'una gran febbre; e lo richiesero per lei.

39. Ed egli, stando di sopra a lei, sgridò la febbre, ed essa la lasciò; ed ella, levatasi prontamente, ministrava loro.

40. E in sul tramontar del sole, tutti coloro che aveano degl'infermi di diverse malattie li menarono a lui; ed egli, imposte le mani sopra ciascun di loro, li guarì.

41. I demoni ancora uscivano di molti, gridando, e dicendo: Tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio. Ma egli li sgridava, e non permetteva loro di parlare; perciocchè sapevano ch'egli era il Cristo.

42. Poi, fattosi giorno, egli uscì, e andò in un luogo deserto; e le turbe lo cercavano, e vennero infino a lui, e lo ritenevano; acciocchè non si partisse da loro.

43. Ma egli disse loro: Ei mi conviene evangelizzare il regno di Dio eziandio alle altre città; perciocchè a far questo sono stato mandato.

44. E andava predicando per le sinagoghe della Galilea.

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