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Luca 5 IRB20

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1. Avvenne che, mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla lo stringeva da ogni parte per udire la parola di Dio,

2. vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti.

3. E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po’ da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla.

4. Come ebbe cessato di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per pescare”.

5. Simone, rispondendo, gli disse: “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati e non abbiamo preso nulla, però, alla tua parola, calerò le reti”.

6. E, fatto così, presero una tale quantità di pesci che le reti si rompevano.

7. Allora fecero segno ai loro compagni dell’altra barca, di venire ad aiutarli. Quelli vennero e riempirono tutte e due le barche, tanto che affondavano.

8. Simon Pietro, visto ciò, si gettò ai ginocchi di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore”.

9. Poiché spavento aveva preso lui e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano preso;

10. così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Ma Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”.

11. Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

12. Mentre egli si trovava in una di quelle città, ecco un uomo pieno di lebbra, il quale, visto Gesù e gettatosi con la faccia a terra, lo pregò, dicendo: “Signore, se vuoi, tu puoi purificarmi”.

13. Ed egli, stesa la mano, lo toccò, dicendo: “Lo voglio, sii purificato”. E in quell’istante la lebbra sparì da lui.

14. Poi Gesù gli comandò di non dirlo a nessuno: “Ma va’”, gli disse, “mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione ciò che ha prescritto Mosè; e ciò serva loro di testimonianza”.

15. Però la sua fama si spandeva sempre più; moltissima gente si radunava per udirlo ed essere guarita dalle sue infermità.

16. Ma egli si ritirava nei luoghi deserti e pregava.

17. Un giorno Gesù stava insegnando e c’erano, là seduti, dei farisei e dei dottori della legge, venuti da tutte le borgate della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compiere delle guarigioni.

18. Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui.

19. Non trovando modo di introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e, fatta un’apertura fra le tegole, lo calarono giù con il suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù.

20. Ed egli, veduta la loro fede, disse: “O uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati”.

21. Allora gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare, dicendo: “Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?”.

22. Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, disse loro: “Di che ragionate nel vostro cuore?

23. Che cosa è più facile dire: ‘I tuoi peccati ti sono perdonati’, oppure dire: ‘Alzati e cammina’?

24. Ora, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, io ti dico”, disse al paralitico, “alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua”.

25. E in quell’istante si alzò in loro presenza, prese ciò su cui giaceva e se ne andò a casa sua, glorificando Dio.

26. Tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio e, pieni di spavento, dicevano: “Oggi abbiamo visto cose meravigliose”.

27. Dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”.

28. Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzò e si mise a seguirlo.

29. Levi gli fece un grande banchetto in casa sua; c’era gran folla di pubblicani e di altri che erano a tavola con loro.

30. I farisei e i loro scribi mormoravano contro i discepoli di Gesù, dicendo: “Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?”.

31. E Gesù, rispondendo, disse loro: “I sani non hanno bisogno del medico, bensì i malati.

32. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento”.

33. Essi gli dissero: “I discepoli di Giovanni digiunano spesso e pregano, così pure i discepoli dei farisei, mentre i tuoi mangiano e bevono”.

34. Gesù disse loro: “Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro?

35. Ma verranno i giorni per questo e, quando lo sposo sarà loro tolto, allora, in quei giorni, digiuneranno”.

36. Disse loro anche una parabola: “Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo a un vestito vecchio, altrimenti strappa il nuovo e il pezzo tolto dal nuovo non si adatta al vecchio.

37. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino nuovo rompe gli otri vecchi, si spande e gli otri vanno perduti.

38. Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi.

39. E nessuno che abbia bevuto del vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: ‘Il vecchio è buono’”.

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