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Marco 11 NR94

« (Mt 21:1-11, 14-17; Lu 19:29-44; Gv 12:12-19) cfr. Za 9:9

1. Quando furono giunti vicino a *Gerusalemme, a Betfage e *Betania, presso il *monte degli Ulivi, Gesú mandò due dei suoi discepoli,

2. dicendo loro: «Andate nel villaggio che è di fronte a voi; appena entrati, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non è montato ancora nessuno; scioglietelo e conducetelo qui da me.

3. Se qualcuno vi dice: “Perché fate questo?” rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, e lo rimanderà subito qua”».

4. Essi andarono e trovarono un puledro legato a una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero.

5. Alcuni tra quelli che erano lí presenti dissero loro: «Che fate? Perché sciogliete il puledro?»

6. Essi risposero come Gesú aveva detto. E quelli li lasciarono fare.

7. Essi condussero il puledro a Gesú, gettarono su quello i loro mantelli ed egli vi montò sopra.

8. Molti stendevano sulla via i loro mantelli; e altri, delle fronde che avevano tagliate nei campi.

9. Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: «*Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!

10. Benedetto il regno che viene, il regno di *Davide, nostro padre! Osanna nei luoghi altissimi!»

11. Gesú entrò a Gerusalemme nel *tempio; e dopo aver osservato ogni cosa intorno, essendo già l'ora tarda, uscí per andare a Betania con i dodici.

= (Mt 21:12, 13, 18, 19; Lu 19:45-48) Gv 2:13-17; Lu 13:6-9

12. Il giorno seguente, quando furono usciti da Betania, egli ebbe fame.

13. Veduto di lontano un fico, che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualche cosa; ma, avvicinatosi al fico, non vi trovò niente altro che foglie; perché non era la stagione dei fichi.

14. Gesú, rivolgendosi al fico, gli disse: «Nessuno mangi mai piú frutto da te!» E i suoi discepoli udirono.

15. Vennero a Gerusalemme e Gesú, entrato nel tempio, si mise a scacciare coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi;

16. e non permetteva a nessuno di portare oggetti attraverso il tempio.

17. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?” Ma voi ne avete fatto un covo di ladroni».

18. I capi dei *sacerdoti e gli *scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla era piena d'ammirazione per il suo insegnamento.

19. Quando fu sera, uscirono dalla città.

= Mt 21:20-22 (Gm 5:16-18; Mt 18:19-22) cfr. 1Gv 5:14-15

20. La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici.

21. *Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato».

22. Gesú rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio!

23. In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto.

24. Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.

25. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe. [

26. Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]»

= (Mt 21:23-27; Lu 20:1-8) Gv 2:18-21

27. Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; mentre egli passeggiava nel tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli *anziani si avvicinarono a lui e gli dissero:

28. «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di fare queste cose?»

29. Gesú disse loro: «Io vi farò una domanda; rispondetemi e vi dirò con quale autorità io faccio queste cose.

30. Il battesimo di *Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».

31. Essi ragionavano cosí tra di loro: «Se diciamo: “dal cielo”, egli dirà: “Perché dunque non gli credeste?”

32. Diremo invece: “dagli uomini?”…» Essi temevano il popolo, perché tutti pensavano che Giovanni fosse veramente *profeta.

33. Risposero a Gesú: «Non lo sappiamo». Perciò Gesú disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

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