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Marco 2 IRB20

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1. Dopo alcuni giorni, egli entrò di nuovo in Capernaum; si seppe che era in casa

2. e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunciava loro la Parola.

3. E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini.

4. Non potendolo far giungere fino a lui a causa della calca, scoprirono il tetto dalla parte dov’era Gesù e, fattavi un’apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico.

5. Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: “Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati”.

6. Alcuni scribi erano seduti là e ragionavano così in cuor loro:

7. “Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?”.

8. Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che ragionavano così dentro di loro e disse: “Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori?

9. Cos’è più facile, dire al paralitico: ‘I tuoi peccati ti sono perdonati’, oppure dirgli: ‘Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina’?

10. Ora, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati,

11. io ti dico (disse al paralitico): ‘Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua’”.

12. Ed egli si alzò e, preso subito il suo lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti, sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio dicendo: “Una cosa così non l’abbiamo mai vista”.

13. Gesù uscì di nuovo verso il mare; tutta la gente andava a lui ed egli insegnava loro.

14. Passando, vide Levi d’Alfeo seduto al banco delle imposte e gli disse: “Seguimi”. Ed egli, alzatosi, lo seguì.

15. Mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch’essi a tavola con lui e con i suoi discepoli, poiché ve n’erano molti e lo seguivano.

16. Gli scribi che erano tra i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dissero ai suoi discepoli: “Come mai mangia e beve con i pubblicani e i peccatori?”.

(Matteo 9:14-17; Luca 5:33-39)

17. Gesù, udito ciò, disse loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori”.

18. I discepoli di Giovanni e i farisei erano soliti digiunare; andarono a Gesù e gli dissero: “Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano e i tuoi discepoli non digiunano?”.

19. Gesù disse loro: “Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare.

20. Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto e allora, in quei giorni, digiuneranno.

21. Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, altrimenti la toppa nuova porta via del vecchio e lo strappo si fa peggiore.

22. E nessuno mette del vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, ma il vino nuovo va messo in otri nuovi”.

23. In un giorno di sabato egli passava per i campi e i suoi discepoli, cammin facendo, si misero a strappare delle spighe.

24. I farisei gli dissero: “Vedi! Perché fanno di sabato ciò che non è lecito?”.

25. Ed egli disse loro: “Non avete voi mai letto quello che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e quelli che erano con lui?

26. Come egli, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a coloro che erano con lui?”.

27. Poi disse loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato,

28. perciò il Figlio dell’uomo è Signore anche del sabato”.

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