Marco 4 NR06
1. Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una grandissima folla si radunò intorno a lui, tanto che egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva.
2. Egli insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
3. «Ascoltate: il seminatore uscì a seminare.
4. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono.
5. Un’altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo;
6. ma quando il sole si levò, fu bruciata e, non avendo radice, inaridì.
7. Un’altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto.
8. Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno».
9. Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda».
10. Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole.
11. Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori tutto viene esposto in parabole, affinché:
12. “Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e non siano perdonati”».
13. Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole?
14. Il seminatore semina la parola.
15. Quelli che sono lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l’hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro.
16. E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia;
17. ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione o persecuzione a causa della parola, sono subito sviati.
18. E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola;
19. poi le ansiose preoccupazioni mondane, l’inganno delle ricchezze, l’avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa.
20. Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l’accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno».
La lampada sul candeliere21. Poi diceva ancora loro: «Si prende forse la lampada per metterla sotto un recipiente o sotto il letto? Non la si prende invece per metterla sul candeliere?
22. Poiché non vi è nulla che sia nascosto se non per essere manifestato; e nulla è stato tenuto segreto se non per essere messo in luce.
23. Se uno ha orecchi per udire oda».
24. Diceva loro ancora: «Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate sarete misurati pure voi; e a voi sarà dato anche di più;
25. poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha».
Il seme che da sé germoglia e cresce26. Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno,
27. e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come.
28. La terra da se stessa porta frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato.
29. E quando il frutto è maturo, subito vi mette la falce perché l’ora della mietitura è venuta».
Il granello di senape30. Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo?
31. Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra;
32. ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi che alla sua ombra possono ripararsi gli uccelli del cielo».
33. Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere.
34. Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Gesù calma la tempesta35. In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all’altra riva».
36. E lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano delle altre barche con lui.
37. Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che la barca già si riempiva.
38. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che noi moriamo?»
39. Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia.
40. Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?»
41. Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?»