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Matteo 12 NR94

« = (Mr 2:23-28; Lu 6:1-5) Mt 11:30

1. In quel tempo Gesú attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare.

2. I *farisei, veduto ciò, gli dissero: «Vedi! i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato».

3. Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece *Davide, quando ebbe fame, egli insieme a coloro che erano con lui?

4. Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i *pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solamente ai *sacerdoti?

5. O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel *tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli?

6. Ora io vi dico che c'è qui qualcosa di piú grande del tempio.

7. Se sapeste che cosa significa: “Voglio misericordia e non sacrificio”, non avreste condannato gli innocenti;

8. perché il *Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Mr 3:1-6; Lu 6:6-11

9. Poi se ne andò, e giunse nella loro *sinagoga

10. dove c'era un uomo che aveva una mano paralizzata. Allora essi, per poterlo accusare, fecero a Gesú questa domanda: «È lecito far guarigioni in giorno di sabato?»

11. Ed egli disse loro: «Chi è colui tra di voi che, avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e la tiri fuori?

12. Certo un uomo vale molto piú di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato».

13. Allora disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano». Ed egli la stese, e la mano divenne sana come l'altra.

= Mr 3:7-12 (Is 42:1-4); Lu 6:17-19

14. I farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, per farlo morire.

15. Ma Gesú, saputolo, si allontanò di là; molti lo seguirono ed egli li guarí tutti;

16. e ordinò loro di non divulgarlo,

17. affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del *profeta *Isaia:

18. «Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra di lui, ed egli annuncerà la giustizia alle genti.

19. Non contenderà, né griderà e nessuno udrà la sua voce sulle piazze.

20. Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia.

21. E nel nome di lui le genti spereranno».

(Mr 3:20-27) Lu 11:14-23

22. Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarí, in modo che il muto parlava e vedeva.

23. E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»

24. Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di *Belzebú, principe dei demòni».

25. Gesú, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro sé stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro sé stessa non potrà reggere.

26. Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro sé stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno?

27. E se io scaccio i demòni con l'aiuto di Belzebú, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici.

28. Ma se è con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio.

29. Come può uno entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l'uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa.

30. Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

Mr 3:28-30; Eb 6:4-8; 10:26-29

31. «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.

32. A chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.

33. O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero.

34. Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla.

35. L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie.

36. Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio;

37. poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».

= Lu 11:29-32 (Mt 16:1-4; 11:20-24; 23:32-38) (cfr. Gn 2:1; 2 Cr 9:1-12)

38. Allora alcuni *scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vederti fare un segno».

39. Ma egli rispose loro: «Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta *Giona.

40. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, cosí il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.

41. I *Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona!

42. La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di *Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone!

(Lu 11:24-26)

43. «Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi cercando riposo e non lo trova.

44. Allora dice: “Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito”; e quando ci arriva, la trova vuota, spazzata e adorna.

45. Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Cosí avverrà anche a questa malvagia generazione».

= (Mr 3:31-35; Lu 8:19-21) Eb 2:11-13

46. Mentre Gesú parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli.

47. [E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti».]

48. Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?»

49. E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!

50. Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».

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