Matteo 13 NR06
1. In quel giorno Gesù, uscito di casa, si mise a sedere presso il mare;
2. e una grande folla si radunò intorno a lui; cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la folla stava sulla riva.
3. Egli parlò loro di molte cose in parabole, dicendo: «Il seminatore uscì a seminare.
4. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono.
5. Un’altra cadde in luoghi rocciosi, dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo;
6. ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì.
7. Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono.
8. Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno.
9. Chi ha orecchi oda».
10. Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?»
11. Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato.
12. Perché a chiunque ha, sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche quello che ha.
13. Per questo parlo loro in parabole: perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono.
14. E si adempie in loro la profezia d’Isaia che dice: “Voi udrete e non comprenderete; guarderete e non vedrete;
15. perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile: sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano e io non li guarisca”.
16. Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono!
17. In verità io vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e udire le cose che voi udite, e non le udirono.
Spiegazione della parabola del seminatore18. «Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore!
19. Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questo è quello seminato lungo la strada.
20. Quello seminato in luoghi rocciosi è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia,
21. però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato.
22. Quello seminato tra le spine è colui che ode la parola; poi le ansiose preoccupazioni mondane e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola, che rimane infruttuosa.
23. Quello invece seminato nella terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli quindi porta del frutto e rende il cento, il sessanta e il trenta per uno».
La zizzania e il buon seme24. Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli può essere paragonato ad un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo.
25. Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
26. Quando l’erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparve anche la zizzania.
27. E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?”
28. Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?”
29. Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano.
30. Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: ‘Cogliete prima la zizzania, e legatela in fasci per bruciarla; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio’”».
Il granello di senape31. Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo ha preso e seminato nel suo campo.
32. Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quando è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».
Il lievito33. Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata».
34. Tutte queste cose disse Gesù in parabole alla folla e senza parabole non diceva loro nulla,
35. affinché si adempisse quello che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò in parabole la mia bocca; proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione {del mondo}».
Spiegazione della parabola della zizzania36. Allora Gesù, lasciata la folla, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
37. Egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo;
38. il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno;
39. il nemico che l’ha seminata è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli.
40. Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia con il fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente.
41. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità,
42. e li getteranno nella fornace ardente. Lì ci sarà pianto e stridor di denti.
43. Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi oda.
Il tesoro nascosto44. «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.
La perla di gran valore45. «Il regno dei cieli è anche simile a un mercante che va in cerca di belle perle;
46. e, trovata una perla di gran valore, se n’è andato, ha venduto tutto quello che aveva e l’ha comprata.
La rete47. «Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci;
48. quando è piena, i pescatori la traggono a riva, poi si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi, e buttano via quello che non vale nulla.
49. Così avverrà alla fine dell’età presente. Verranno gli angeli e separeranno i malvagi dai giusti,
50. e li getteranno nella fornace ardente. Lì ci sarà pianto e stridor di denti.
51. Avete capito tutte queste cose?» Essi gli risposero: «Sì».
Il padrone di casa52. Allora disse loro: «Per questo ogni scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie».
Gesù a Nazaret53. Quando Gesù ebbe finito queste parabole, partì di là.
54. Recatosi nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga, così che stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono tanta sapienza e queste opere potenti?
55. Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
56. E le sue sorelle non sono tutte tra di noi? Da dove gli vengono tutte queste cose?»
57. E si scandalizzavano a causa di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua».
58. E lì, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti.