Matteo 14 IRB20
1. In quel tempo Erode, il tetrarca, udì la fama di Gesù,
2. e disse ai suoi servitori: “Costui è Giovanni il battista; egli è risuscitato dai morti e perciò agiscono in lui le potenze miracolose”.
3. Perché Erode, fatto arrestare Giovanni, lo aveva incatenato e messo in prigione a causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, perché Giovanni gli diceva:
4. “Non ti è lecito di averla”.
5. E benché desiderasse farlo morire, temette il popolo che lo riteneva un profeta.
6. Ora, mentre si celebrava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade ballò nel convito e piacque a Erode;
7. ed egli promise con giuramento di darle tutto quello che avrebbe domandato.
8. Ella, istigata da sua madre, disse: “Dammi qui in un piatto la testa di Giovanni il battista”.
9. E il re ne fu rattristato, ma, a motivo dei giuramenti e degli invitati, comandò che le fosse data
10. e mandò a far decapitare Giovanni nella prigione.
11. E la sua testa fu portata in un piatto e data alla fanciulla, che la portò a sua madre.
12. E i discepoli di Giovanni andarono a prenderne il corpo e lo seppellirono; poi vennero a dare la notizia a Gesù.
13. Udito ciò, Gesù si ritirò di là in barca verso un luogo deserto, in disparte; le folle, saputolo, lo seguirono a piedi dalle città.
14. Egli, smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli infermi.
15. Facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono e gli dissero: “Il luogo è deserto e l’ora è già passata; congeda dunque le folle, affinché vadano per i villaggi a comprarsi da mangiare”.
16. Ma Gesù disse loro: “Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!”.
17. Essi gli risposero: “Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci”.
18. Ed egli disse: “Portatemeli qua”.
19. Avendo ordinato alla folla di accomodarsi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla.
20. Tutti mangiarono e furono sazi e si portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene.
21. E quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre le donne e i fanciulli.
22. Subito dopo, Gesù obbligò i suoi discepoli a salire nella barca e a precederlo sull’altra riva, mentre egli avrebbe congedato la gente.
23. Dopo aver congedato la folla, si ritirò in disparte sul monte per pregare. E fattosi sera, era lassù tutto solo.
24. Frattanto la barca, già di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde, perché il vento era contrario.
25. Ma alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso loro, camminando sul mare.
26. E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: “È un fantasma!”. E dalla paura gridarono.
27. Ma subito Gesù parlò loro e disse: “State di buon animo, sono io; non temete!”.
28. E Pietro gli rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire a te sulle acque”.
29. Ed egli disse: “Vieni!”. E Pietro, smontato dalla barca, camminò sulle acque e andò verso Gesù.
30. Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando a sommergersi, gridò: “Signore, salvami!”.
31. E Gesù, stesa subito la mano, lo afferrò e gli disse: “O uomo di poca fede, perché hai dubitato?”.
32. Quando furono montati nella barca, il vento si calmò.
33. Allora quelli che erano nella barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: “Veramente tu sei Figlio di Dio!”.
34. Passati all’altra riva, vennero nel paese di Gennesaret.
35. La gente di quel luogo, avendolo riconosciuto, diffuse la notizia per tutto il paese intorno, e gli presentarono tutti i malati,
36. e lo pregavano che lasciasse loro toccare almeno il lembo della sua veste; e tutti quelli che lo toccarono furono completamente guariti.