Matteo 23 DB1885
1. ALLORA Gesù parlò alle turbe, ed a' suoi discepoli, dicendo:
2. Gli Scribi e i Farisei seggono sopra la sedia di Mosè.
3. Osservate adunque, e fate tutte le cose che vi diranno che osserviate; ma non fate secondo le opere loro; perchè dicono, ma non fanno.
4. Perciocchè legano pesi gravi ed importabili, e li mettono sopra le spalle degli uomini; ma essi non li vogliono pur muovere col dito.
5. E fanno tutte le loro opere per esser riguardati dagli uomini; ed allargano le lor filatterie, ed allungano le fimbrie delle lor veste.
6. Ed amano i primi luoghi a tavola ne' conviti, e i primi seggi nelle raunanze;
7. e le salutazioni nelle piazze; e d'esser chiamati dagli uomini: Rabbi, Rabbi.
8. Ma voi, non siate chiamati Maestro; perciocchè un solo è il vostro Dottore, cioè Cristo; e voi tutti siete fratelli.
9. E non chiamate alcuno sopra la terra vostro padre; perciocchè un solo è vostro Padre, cioè, quel ch' è ne' cieli.
10. E non siate chiamati dottori; perciocchè un solo è il vostro Dottore, cioè Cristo.
11. E il maggior di voi sia vostro ministro.
12. Or chiunque si sarà innalzato, sarà abbassato; e chiunque si sarà abbassato, sarà innalzato.
13. Ora, guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi serrate i regno dei cieli davanti agli uomini; poichè voi non entrate, nè lasciate entrar coloro ch'erano per entrare.
14. Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi divorate le case delle vedove; e ciò, sotto specie di far lunghe orazioni; perciò, voi riceverete maggior condannazione.
15. Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi circuite il mare e la terra, per fare un proselito; e, quando egli è fatto, voi lo fate figliuol della geenna il doppio più di voi.
16. Guai a voi, guide cieche! che dite: Se alcuno ha giurato per lo tempio, non è nulla; ma se ha giurato per l'oro del tempio, è obbligato.
17. Stolti e ciechi! perciocchè, quale è maggiore, l'oro, o il tempio che santifica l'oro?
18. Parimente, se alcuno ha giurato per l'altare, non è nulla; ma se ha giurato per l'offerta che è sopra esso, è obbligato.
19. Stolti e ciechi! perciocchè, quale è maggiore, l'offerta, o l'altare che santifica l'offerta?
20. Colui adunque che giura per l'altare giura per esso, e per tutte le cose che son sopra esso.
21. E chi giura per lo tempio giura per esso, e per colui che l'abita.
22. E chi giura per lo cielo giura per lo trono di Dio, e per colui che siede sopra esso.
23. Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi decimate la menta, e l'aneto, e il comino, e lasciate le cose più gravi della legge: il giudizio, e la misericordia, e la fede; ei si conveniva far queste cose, e non lasciar quelle altre.
24. Guide cieche! che colate la zanzara, e inghiottite il cammello.
25. Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi nettate il difuori della coppa e del piatto; ma dentro quelli son pieni di rapina e d'intemperanza.
26. Fariseo cieco! netta prima il didentro della coppa e del piatto; acciocchè il difuori ancora sia netto.
27. Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi siete simili a' sepolcri scialbati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro son pieni d'ossami di morti, e d'ogni bruttura.
28. Così ancora voi apparite giusti di fuori agli uomini; ma dentro, siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
29. Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi edificate i sepolcri de' profeti, e adornate i monumenti de' giusti; e dite:
30. Se noi fossimo stati a' dì de' padri nostri, non saremmo già stati lor compagni nell'uccisione de' profeti.
31. Talchè voi testimoniate contro a voi stessi, che siete figliuoli di coloro che uccisero i profeti.
32. Voi ancora empiete pur la misura de' vostri padri.
33. Serpenti, progenie di vipere! come fuggirete dal giudizio della geenna?
34. Perciò, ecco, io vi mando de' profeti, e de' savi, e degli Scribi; e di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre raunanze, e li perseguiterete di città in città.
35. Acciocchè vi venga addosso tutto il sangue giusto sparso in terra, dal sangue del giusto Abele, infino al sangue di Zaccaria, figliuol di Barachia, il qual voi uccideste fra il tempio e l'altare.
36. Io vi dico in verità, che tutte queste cose verranno sopra questa generazione.
37. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti, e lapidi coloro che ti son mandati! quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, nella maniera che la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ale, e voi non avete voluto!
38. Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta.
39. Perciocchè io vi dico, che da ora innanzi voi non mi vedrete, finchè diciate: Benedetto colui che viene nel nome del Signore.