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Matteo 23 NR06

« Gesù condanna gli scribi e i farisei

1. Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli,

2. dicendo: «Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè.

3. Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno.

4. Infatti legano dei fardelli pesanti {e difficili da portare} e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito.

5. Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei loro mantelli;

6. amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe,

7. i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: “Rabbì!”

8. Ma voi non vi fate chiamare “Rabbì”; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli.

9. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

10. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo;

11. ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore.

12. Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato».

13. Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare.

14. [Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete una maggiore condanna.]

15. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.

16. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l’oro del tempio, resta obbligato”.

17. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che santifica l’oro?

18. E se uno, voi dite, giura per l’altare, non importa; ma se giura per l’offerta che c’è sopra, resta obbligato.

19. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che santifica l’offerta?

20. Chi dunque giura per l’altare, giura per esso e per tutto quello che c’è sopra;

21. e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che lo abita;

22. e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra.

23. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell’aneto e del comino e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.

24. Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello!

25. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d’intemperanza.

26. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l’esterno diventi pulito.

27. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d’ossa di morti e d’ogni immondizia.

28. Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.

29. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché costruite i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti

30. e dite: “Se fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere il sangue dei profeti!”

31. In tal modo voi testimoniate contro voi stessi, di essere figli di coloro che uccisero i profeti.

32. E colmate pure la misura dei vostri padri!

33. Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna?

34. Perciò ecco, io vi mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città,

35. affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Berechia, che voi uccideste fra il tempio e l’altare.

36. Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su questa generazione.

Il lamento di Gesù su Gerusalemme

37. «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!

38. Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta.

39. Infatti vi dico che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

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