Matteo 25 NR94
1. «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo.
2. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute;
3. le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio;
4. mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi.
5. Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono.
6. Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!”
7. Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade.
8. E le stolte dissero alle avvedute: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”.
9. Ma le avvedute risposero: “No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!”
10. Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa.
11. Piú tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici!”
12. Ma egli rispose: “Io vi dico in verità: Non vi conosco”.
13. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
Lu 19:12-27; Ro 14:7, 814. «Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni.
15. A uno diede cinque *talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partí.
16. Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque.
17. Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due.
18. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone.
19. Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro.
20. Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: “Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque”.
21. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”.
22. Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”.
23. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”.
24. Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: “Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;
25. ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo”.
26. Il suo padrone gli rispose: “Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
27. dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse.
28. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti.
29. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.
30. E quel servo inutile, gettatelo nelle *tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor dei denti”.
Gv 5:22, 23, 26-29; Ap 20:11-15; 2 Te 1:6-10; Ga 6:7-1031. «Quando il *Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso.
32. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri;
33. e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
34. Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo.
35. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste;
36. fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”.
37. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere?
38. Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito?
39. Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?”
40. E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me”.
41. Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: “Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il *diavolo e per i suoi angeli!
42. Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere;
43. fui straniero e non m'accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste”.
44. Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: “Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?”
45. Allora risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me”.
46. Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna».