Logo
🔍

Matteo 9 IRB20

«

1. Gesù, entrato in una barca, passò all’altra riva e venne nella sua città.

2. Ed ecco gli portarono un paralitico steso sopra un letto. Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: “Figlio, stai di buon animo, i tuoi peccati ti sono perdonati”.

3. Ed ecco alcuni degli scribi dissero dentro di sé: “Costui bestemmia”.

4. E Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse: “Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore?

5. Poiché, che cos’è più facile, dire: ‘I tuoi peccati ti sono perdonati’ o dire: ‘Alzati e cammina?’.

6. Ma, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati: “Alzati”, disse al paralitico, “prendi il tuo letto e vattene a casa”.

7. Ed egli, alzatosi, se ne andò a casa sua.

8. Visto ciò, la folla fu presa da timore e glorificò Dio che aveva dato tale autorità agli uomini.

9. Poi Gesù, partito di là, passando, vide un uomo, chiamato Matteo, che sedeva al banco delle imposte e gli disse: “Seguimi”. Ed egli, alzatosi, lo seguì.

10. Mentre Gesù era a tavola in casa di Matteo, ecco, molti pubblicani e peccatori vennero e si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli.

11. E i farisei, visto ciò, dicevano ai suoi discepoli: “Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e con i peccatori?”.

12. Ma Gesù, avendoli uditi, disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

13. Ora andate e imparate che cosa significhi: ‘Voglio misericordia, e non sacrificio’; poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori”.

14. Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: “Perché noi e i farisei digiuniamo e i tuoi discepoli non digiunano?”.

15. Gesù disse loro: “Gli amici dello sposo possono fare cordoglio finché lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

16. Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, perché quella toppa porta via qualcosa dal vestito, e lo strappo si fa peggiore.

17. Neppure si mette del vino nuovo in otri vecchi, altrimenti gli otri si rompono, il vino si spande e gli otri si perdono, ma si mette il vino nuovo in otri nuovi e l’uno e gli altri si conservano”.

18. Mentre egli diceva loro queste cose, ecco uno dei capi della sinagoga, accostatosi, s’inchinò davanti a lui e gli disse: “Mia figlia è morta proprio ora, ma vieni, metti la mano su lei ed ella vivrà”.

19. E Gesù, alzatosi, lo seguiva con i suoi discepoli.

20. Ed ecco una donna, malata di un flusso di sangue da dodici anni, accostatasi da dietro, gli toccò il lembo della veste,

21. perché diceva fra sé: “Se riesco a toccare almeno la sua veste, sarò guarita”.

22. E Gesù, voltatosi e vedutala, disse: “Sta’ di buon animo, figliola; la tua fede ti ha guarita”. E da quell’ora la donna fu guarita.

23. Quando Gesù fu giunto alla casa del capo della sinagoga e vide i suonatori di flauto e la folla che faceva grande strepito, disse loro: “Ritiratevi,

24. perché la fanciulla non è morta, ma dorme”. E ridevano di lui.

25. Ma quando la folla fu messa fuori, egli entrò, prese la sua mano e la fanciulla si alzò.

Gesù guarisce due ciechi

26. E se ne divulgò la fama per tutto quel paese.

27. Come Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono, gridando e dicendo: “Abbi pietà di noi, o Figlio di Davide!”.

28. Quando egli fu entrato nella casa, quei ciechi si accostarono a lui. Gesù disse loro: “Credete voi che io possa fare questo?”. Essi gli risposero: “Sì, o Signore”.

29. Allora toccò loro gli occhi, dicendo: “Vi sia fatto secondo la vostra fede”.

30. E gli occhi loro furono aperti. E Gesù fece loro un severo divieto, dicendo: “Guardate che nessuno lo sappia”.

Gesù libera un indemoniato muto

31. Ma quelli, usciti fuori, sparsero la fama di lui per tutto quel paese.

32. Mentre quei ciechi uscivano, ecco che gli fu presentato un uomo muto indemoniato.

33. E, scacciato il demonio, il muto parlò e la folla si meravigliava dicendo: “Non si è mai vista una cosa simile in Israele”.

34. Ma i farisei dicevano: “Egli scaccia i demòni per l’aiuto del principe dei demòni”.

35. Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno e sanando ogni malattia e ogni infermità.

36. Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore.

37. Allora egli disse ai suoi discepoli: “La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai.

38. Pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse”.

»