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Michea 6 IRB20

« L’Eterno contesta il Suo popolo

1. Ascoltate dunque ciò che dice l’Eterno: “Alzati, contendi con le montagne, e i colli odano la tua voce!

2. Ascoltate, o monti, la causa dell’Eterno! Anche voi, salde fondamenta della terra! poiché l’Eterno ha una contesa con il suo popolo e vuole discutere con Israele.

3. Popolo mio, che ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Testimonia pure contro di me!

4. Io, infatti, ti ho fatto uscire fuori dal paese d’Egitto, ti ho liberato dalla casa di schiavitù, ho mandato davanti a te Mosè, Aaronne e Miriam.

5. O popolo mio, ricorda dunque quello che tramava Balac, re di Moab, e che cosa gli rispose Balaam, figlio di Beor, da Sittim a Ghilgal, affinché tu riconosca la giustizia dell’Eterno”.

6. Con che cosa verrò alla presenza dell’Eterno e m’inchinerò davanti all’Iddio eccelso? Verrò in sua presenza con degli olocausti, con vitelli di un anno?

7. L’Eterno gradirà forse le migliaia di montoni, le miriadi di fiumi di olio? Offrirò il mio primogenito per la mia trasgressione? Il frutto delle mie viscere per il mio peccato?

8. O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; e che altro richiede da te l’Eterno, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia, e cammini umilmente con il tuo Dio?

9. La voce dell’Eterno grida alla città, chi ha saggezza tema il suo nome: “Fate attenzione alla verga e a colui che l’ha fatta venire!

10. Ci sono ancora, nella casa dell’empio, dei tesori illecitamente acquistati, e l’efa scarso, che è una cosa abominevole?

11. Sarei io puro se tollerassi bilance false e il sacchetto dei pesi contraffatti?

12. Poiché i ricchi della città sono pieni di violenza, i suoi abitanti pronunciano menzogne, e la loro lingua non è che inganno nella loro bocca.

13. Perciò anche io ti colpirò e ti procurerò gravi ferite, ti devasterò a causa dei tuoi peccati.

14. Tu mangerai, ma non sarai saziato, e la fame rimarrà dentro di te; porterai via, ma non salverai, e ciò che avrai salvato lo darò in balìa della spada.

15. Tu seminerai, ma non raccoglierai; spremerai le olive, ma non ti ungerai con l’olio; farai colare il mosto, ma non berrai il vino.

16. Si osservano con cura gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Acab, e voi camminate seguendo i loro consigli, perché io abbandoni te alla desolazione e i tuoi abitanti allo scherno! Voi porterete l’infamia del mio popolo!”.

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