Logo
🔍

Michea 7 ICL00D

« La corruzione in Israele è grande

1. Povero me! Mi sento come uno che passa dopo il raccolto o dopo la vendemmia e non trova più nemmeno un grappolo, nemmeno un po’ di fichi saporiti da mangiare.

2. In questa terra non c’è più una persona fedele a Dio, nessuno è onesto. Tutti aspettano l’occasione per commettere omicidi, si danno la caccia tra loro.

3. Sono maestri nel fare il male. I capi hanno pretese, i giudici esigono compensi illeciti, gli uomini influenti dicono senza vergogna quel che desiderano e tutti tramano per ottenerlo.

4. Il migliore e il più onesto di loro è peggiore delle ortiche o di una siepe di spini. Ma è arrivato il giorno in cui Dio vi punirà, come avevano annunziato i profeti, le vostre sentinelle. Ora vivrete nell’angoscia.

5. Non credete al compagno, non fidatevi dell'amico, state attenti a quel che dite anche a vostra moglie.

6. I figli insultano i padri, le figlie si ribellano alle madri, le nuore alle suocere: ognuno ha i suoi nemici nella propria famiglia.

Speranza e preghiera del popolo

7. Ma io mi rivolgo al Signore, ripongo la mia speranza in Dio che mi salva. Il mio Dio ascolterà la mia preghiera.

8. I nostri nemici non hanno motivo di ridere di noi. Siamo caduti ma ci rialzeremo. Siamo nell’oscurità, ma il Signore sarà la nostra luce.

9. Abbiamo peccato contro il Signore, dobbiamo subire la sua punizione, ma poi egli difenderà la nostra causa e ci renderà giustizia davanti ai nostri nemici. Ci condurrà alla luce e noi lo vedremo mentre ci salva.

10. Lo vedranno anche i nostri nemici e saranno coperti di vergogna, proprio loro che ci dicevano: «Dov’è ora il Signore vostro Dio?». Allora li vedremo calpestati, come fango per le strade.

11. Abitanti di Gerusalemme, viene il giorno in cui si ricostruiranno le mura della vostra città e saranno allargati i confini del vostro territorio.

12. Allora il vostro popolo ritornerà da voi: verranno dall’Assiria e dall’Egitto, dalle rive del Nilo e dell'Eufrate, dai mari e dai monti.

13. Il resto della terra invece diventerà un deserto per le azioni malvagie dei suoi abitanti.

14. E tu, Signore, come pastore, guida il tuo popolo: è il gregge che ti appartiene. Ora vive isolato nella foresta, anche se circondato da terra fertile. Conducilo a pascolare, come una volta, sui ricchi pascoli delle regioni di Basan e di Gàlaad.

15. Come quando ci facesti uscire dall’Egitto, mostraci i tuoi prodigi.

16. Le nazioni li vedranno e rimarranno deluse della propria forza. Per lo stupore, resteranno senza parole e si tapperanno le orecchie.

17. Morderanno la polvere come i serpenti e i rettili della terra. Usciranno tremando dai loro rifugi per venire verso di te. Avranno timore di te, il Signore, il nostro Dio.

18. Nessun dio è come te, Signore: tu cancelli le nostre colpe, perdoni i nostri peccati. Per amore dei sopravvissuti del tuo popolo, non resti in collera per sempre ma gioisci nel manifestare la tua bontà.

19. Avrai di nuovo pietà di noi: calpesterai le nostre colpe e getterai i nostri peccati in fondo al mare.

20. Mostrerai ancora la tua fedeltà e il tuo amore ai discendenti di Abramo e di Giacobbe, come giurasti ai nostri antenati fin dai tempi antichi.