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Neemia 4 IRB20

« I lavori continuano nonostante le opposizioni

1. Quando Samballat udì che noi costruivamo le mura, si adirò, si indignò moltissimo, si fece beffe dei Giudei,

2. e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: “Che fanno questi Giudei indeboliti? Li lasceremo fare? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno rivivere delle pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?”.

3. Tobia l’Ammonita, che gli stava accanto, disse: “Costruiscano pure! Se una volpe vi salta sopra farà crollare il loro muro di pietra!”.

4. Ascolta, o Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa’ ricadere sul loro capo le loro offese e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù!

5. Non coprire la loro iniquità, e non sia cancellato dal tuo cospetto il loro peccato; poiché ti hanno provocato a ira alla presenza dei costruttori.

6. Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono compiute dappertutto fino alla metà della loro altezza; e il popolo aveva preso a cuore il lavoro.

7. Ma quando Samballat, Tobia, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei ebbero udito che la riparazione delle mura di Gerusalemme progrediva, e che le brecce cominciavano a chiudersi, si adirarono moltissimo,

8. e tutti quanti insieme congiurarono di venire ad attaccare Gerusalemme e a crearvi del disordine.

9. Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi.

10. Quelli di Giuda dicevano: “Le forze dei portatori di pesi vengono meno, e le macerie sono molte; noi non potremo costruire le mura!”.

11. E i nostri avversari dicevano: “Essi non sapranno e non vedranno nulla, finché noi giungiamo in mezzo a loro; allora li uccideremo, e faremo cessare i lavori”.

12. E siccome i Giudei che abitavano vicino a loro vennero dieci volte a riferirci la cosa da tutti i luoghi di loro provenienza,

13. io disposi il popolo per famiglie, con le loro spade, le loro lance e i loro archi, nelle parti più basse del posto, dietro le mura, in luoghi aperti.

14. Dopo aver bene esaminato tutto, mi alzai, e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: “Non li temete! Ricordatevi del Signore, grande e tremendo; e combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e figlie, per le vostre mogli e per le vostre case!”.

15. Quando i nostri nemici udirono che eravamo informati della cosa, Iddio vanificò il loro progetto, e noi tutti tornammo alle mura, ognuno al proprio lavoro.

16. Da quel giorno, la metà dei miei servi lavorava, e l’altra metà stava armata di lance, di scudi, di archi, di corazze; e i capi erano dietro a tutta la casa di Giuda.

17. Quelli che costruivano le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi, con una mano lavoravano e con l’altra tenevano la loro arma;

18. e tutti i costruttori, lavorando, portavano ciascuno la spada cinta ai fianchi. Il trombettiere stava accanto a me.

19. Io dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: “L’opera è grande ed estesa, e noi siamo sparsi sulle mura, e distanti l’uno dall’altro.

20. Dovunque udrete il suono della tromba, là radunatevi presso di noi; il nostro Dio combatterà per noi”.

21. Così continuavamo i lavori, mentre la metà della mia gente teneva impugnata la lancia, dallo spuntare dell’alba all’apparire delle stelle.

22. In quello stesso tempo, io dissi al popolo: “Ciascuno di voi resti la notte dentro Gerusalemme con i suoi servi, per fare con noi la guardia durante la notte e riprendere il lavoro di giorno”.

23. Inoltre, io, i miei fratelli, i miei servi e gli uomini di guardia che mi seguivano, non ci spogliavamo; ognuno aveva l’arma a portata di mano.

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