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Neemia 9 IRB20

« Digiuno e confessione per i peccati del popolo

1. Il ventiquattresimo giorno dello stesso mese, i figli d’Israele si radunarono, vestiti di sacco e coperti di polvere, per celebrare un digiuno.

2. Quelli che appartenevano alla discendenza d’Israele si separarono da tutti gli stranieri, si presentarono davanti a Dio, e confessarono i loro peccati e le iniquità dei loro padri.

3. Si alzarono in piedi nel posto dove si trovavano, e fu fatta la lettura del libro della legge dell’Eterno, del loro Dio, per un quarto del giorno; e per un altro quarto essi fecero la confessione dei peccati, e si prostrarono davanti all’Eterno, al loro Dio.

4. Iesua, Bani, Cadmiel, Sebania, Bunni, Serebia, Bani e Chenani salirono sulla tribuna dei Leviti e gridarono ad alta voce all’Eterno, al loro Dio.

5. E i Leviti Iesua, Cadmiel, Bani, Casabneia, Serebia, Odia, Sebania e Petaia dissero: “Alzatevi e benedite l’Eterno, il vostro Dio, di eternità in eternità! Si benedica il tuo nome glorioso, che è esaltato al di sopra di ogni benedizione e di ogni lode!

6. Tu, tu solo sei l’Eterno! tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto ciò che sta su di essa, i mari e tutto ciò che è in essi, tu fai vivere tutte queste cose, e l’esercito dei cieli ti adora.

7. Tu sei l’Eterno, l’Iddio che hai scelto Abramo, lo hai fatto uscire da Ur dei Caldei e gli hai dato il nome di Abraamo;

8. tu hai trovato il suo cuore fedele davanti a te, e hai stabilito con lui un patto, promettendogli di dare alla sua discendenza il paese dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorei, dei Ferezei, dei Gebusei e dei Ghirgasei; tu hai mantenuto la tua parola, perché sei giusto.

9. Tu hai visto l’afflizione dei nostri padri in Egitto e hai udito il loro grido presso il Mar Rosso;

10. e hai operato miracoli e prodigi contro Faraone, contro tutti i suoi servi, contro tutto il popolo del suo paese, perché sapevi che loro avevano trattato i nostri padri con prepotenza; e ti sei fatto un nome come è quello che hai al giorno d’oggi.

11. Hai diviso il mare davanti a loro, così sono passati in mezzo al mare sull’asciutto; e quelli che li inseguivano tu li hai gettati nell’abisso, come una pietra in fondo ad acque impetuose.

12. E li hai guidati di giorno con una colonna di nuvola, e di notte con una colonna di fuoco per illuminare loro la via per la quale dovevano camminare.

13. Sei sceso sul monte Sinai, hai parlato con loro dal cielo e hai dato loro prescrizioni giuste e leggi di verità, buoni precetti e buoni comandamenti:

14. hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato, e hai dato loro comandamenti, precetti e una legge per mezzo di Mosè, tuo servo.

15. Hai dato loro pane dal cielo quando erano affamati, hai fatto scaturire acqua dalla roccia quando erano assetati e hai detto loro che andassero a prendere possesso del paese che avevi giurato di dargli.

16. Ma loro, i nostri padri, si sono comportati con superbia, hanno indurito il loro collo, e non hanno ubbidito ai tuoi comandamenti;

17. hanno rifiutato di ubbidire, e non si sono ricordati delle meraviglie che tu avevi fatto in loro favore; hanno indurito il loro collo e, nella loro ribellione, si sono voluti dare un capo per tornare alla loro schiavitù. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e non li hai abbandonati.

18. Neppure quando si sono fatti un vitello di metallo fuso e hanno detto: ‘Ecco il tuo Dio che ti ha fatto uscire dall’Egitto!’ e ti hanno gravemente offeso,

19. tu nella tua immensa misericordia, non li hai abbandonati nel deserto: la colonna di nuvola che stava su loro non ha cessato di guidarli durante il giorno per il loro cammino, e la colonna di fuoco non ha cessato di illuminare loro la via per la quale dovevano camminare.

20. Hai dato loro il tuo buono Spirito per istruirli, e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche, e hai dato loro dell’acqua quando erano assetati.

21. Per quarant’anni li hai sostenuti nel deserto, e non è mancato loro nulla; le loro vesti non si sono logorate e i loro piedi non si sono gonfiati.

22. Hai dato loro regni e popoli, e li hai divisi fra loro per regioni; ed essi hanno posseduto il paese di Sicon, cioè il paese del re di Chesbon, e il paese di Og re di Basan.

23. Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo, e li hai introdotti nel paese in cui avevi promesso ai loro padri di farli entrare per possederlo.

24. E i loro figli sono entrati e hanno preso possesso del paese; tu hai umiliato davanti a loro i Cananei che abitavano il paese, e li hai dati nelle loro mani con i loro re e con i popoli del paese, perché li trattassero come a loro piaceva.

25. Essi si sono impadroniti di città fortificate e di una terra fertile, e hanno posseduto case piene di ogni bene, cisterne già scavate, vigne, uliveti, alberi fruttiferi in abbondanza; hanno mangiato, si sono saziati, sono ingrassati e sono vissuti in delizie, per la tua grande bontà.

26. Ma sono stati disubbidienti, si sono ribellati contro di te, si sono gettati la tua legge dietro le spalle, hanno ucciso i tuoi profeti che li scongiuravano di tornare a te, e ti hanno gravemente offeso.

27. Perciò tu li hai dati nelle mani dei loro nemici, che li hanno oppressi; ma al tempo della loro afflizione essi hanno gridato a te, e tu li hai esauditi dal cielo; e, nella tua immensa misericordia, tu hai dato loro dei liberatori, che li hanno salvati dalle mani dei loro nemici.

28. Ma quando avevano riposo, ricominciavano a fare il male davanti a te; perciò tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, i quali diventavano loro dominatori; poi, quando ricominciavano a gridare a te, tu li esaudivi dal cielo; e così, nella tua misericordia, più volte li hai salvati.

29. Tu li scongiuravi per farli tornare alla tua legge; ma essi si inorgoglivano e non ubbidivano ai tuoi comandamenti, peccavano contro le tue prescrizioni che fanno vivere chi le mette in pratica; la loro spalla rifiutava il giogo, essi indurivano il loro collo e non volevano ubbidire.

30. Hai pazientato con loro molti anni, e li hai scongiurati per mezzo del tuo Spirito e per bocca dei tuoi profeti; ma essi non hanno voluto prestare orecchio, e tu li hai dati nelle mani dei popoli dei paesi stranieri.

31. Però, nella tua immensa compassione, tu non li hai sterminati del tutto, e non li hai abbandonati, perché sei un Dio clemente e misericordioso.

32. Ora dunque, o Dio nostro, Dio grande, potente e tremendo, che mantieni il patto e la misericordia, non sembrino poca cosa ai tuoi occhi tutte queste afflizioni che sono piombate addosso a noi, ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri sacerdoti, ai nostri profeti, ai nostri padri, a tutto il tuo popolo, dal tempo dei re di Assiria al giorno d’oggi.

33. Tu sei stato giusto in tutto quello che ci è avvenuto, poiché tu hai agito fedelmente, mentre noi ci siamo comportati da malvagi.

34. I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i nostri padri non hanno messo in pratica la tua legge e non hanno ubbidito né ai comandamenti né agli avvertimenti con i quali tu li scongiuravi.

35. Ed essi, mentre godevano del loro regno, dei grandi benefici che tu elargivi loro e del vasto e fertile paese che tu avevi messo a loro disposizione, non ti hanno servito e non hanno abbandonato le loro opere malvagie.

36. E oggi eccoci schiavi! eccoci schiavi nel paese che tu hai dato ai nostri padri, perché ne mangiassero i frutti e ne godessero i beni.

Il popolo rinnova solennemente il patto con Dio

37. Esso moltiplica i suoi prodotti per i re ai quali tu ci hai sottoposti a causa dei nostri peccati, e che sono padroni dei nostri corpi e del nostro bestiame a loro piacere; e noi siamo in grande angoscia.

38. A causa di tutto questo, noi abbiamo fatto un patto stabile e lo abbiamo messo per iscritto; e i nostri capi, i nostri Leviti e i nostri sacerdoti vi hanno posto il loro sigillo.

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