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Numeri 22 IRB20

« Balac e Balaam

1. Poi i figli d’Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano di Gerico.

2. Ora Balac, figlio di Sippor, vide tutto quello che Israele aveva fatto agli Amorei;

3. e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso dall’angoscia a causa dei figli d’Israele.

4. Così Moab disse agli anziani di Madian: “Ora questa moltitudine divorerà tutto ciò che è intorno a noi, come il bue divora l’erba dei campi”. Ora Balac, figlio di Sippor era, in quel tempo, re di Moab.

5. Egli mandò ambasciatori a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul fiume, nel paese dei figli del suo popolo per chiamarlo e dirgli: “Ecco, un popolo è uscito dall’Egitto; esso ricopre la faccia della terra, e si è stabilito di fronte a me;

6. vieni, dunque, te ne prego, e maledici per me questo popolo; poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo a sconfiggerlo, e potrò scacciarlo dal paese; poiché so che chi tu benedici è benedetto, e chi tu maledici è maledetto”.

7. Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano il salario dell’indovino e, arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balac.

8. Allora Balaam disse loro: “Alloggiate qui stanotte; e vi darò la risposta secondo quello che mi dirà l’Eterno”. E i prìncipi di Moab stettero da Balaam.

9. Ora Dio venne a Balaam e gli disse: “Chi sono questi uomini che stanno da te?”.

10. E Balaam rispose a Dio: “Balac, figlio di Sippor, re di Moab, mi ha mandato a dire:

11. ‘Ecco, il popolo che è uscito dall’Egitto ricopre la faccia della terra; ora vieni a maledirlo per me; forse riuscirò così a batterlo e potrò scacciarlo’”.

12. E Dio disse a Balaam: “Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché è benedetto”.

13. Balaam si alzò, la mattina, e disse ai prìncipi di Balac: “Andatevene al vostro paese, perché l’Eterno mi ha negato il permesso di venire con voi”.

14. E i prìncipi di Moab si alzarono, tornarono da Balac e dissero: “Balaam ha rifiutato di venire con noi”.

15. Allora Balac mandò di nuovo dei prìncipi, in maggior numero e più importanti di quelli di prima.

16. Costoro andarono da Balaam e gli dissero: “Così dice Balac, figlio di Sippor: ‘Ti prego, nulla ti trattenga dal venire da me;

17. poiché io ti colmerò di onori e farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, ti prego, e maledici per me questo popolo’”.

18. Ma Balaam rispose ai servi di Balac e disse: “Anche se Balac mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine dell’Eterno, del mio Dio, per fare qualcosa piccola o grande che sia.

19. Tuttavia, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, affinché io sappia ciò che l’Eterno mi dirà ancora”.

20. E Dio venne di notte a Balaam e gli disse: “Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va’ con loro; soltanto, farai ciò che io ti dirò”.

21. Balaam quindi si alzò la mattina, sellò la sua asina e se ne andò con i prìncipi di Moab.

22. Ma l’ira di Dio si accese perché egli se ne era andato; e l’angelo dell’Eterno si pose sulla strada per fargli da ostacolo. Ora egli cavalcava la sua asina e aveva con sé due servitori.

23. L’asina, vedendo l’angelo dell’Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano, uscì dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l’asina per rimetterla sulla strada.

24. Allora l’angelo dell’Eterno si fermò in un sentiero infossato che passava tra le vigne e aveva un muro di qua e un muro di là.

25. L’asina vide l’angelo dell’Eterno; si strinse al muro e schiacciò il piede di Balaam contro il muro; e Balaam la percosse di nuovo.

26. L’angelo dell’Eterno passò di nuovo oltre, e si fermò in un luogo stretto dove non c’era modo di volgersi né a destra né a sinistra.

27. L’asina vide l’angelo dell’Eterno e si sdraiò sotto Balaam; l’ira di Balaam si accese, ed egli percosse l’asina con un bastone.

28. Allora l’Eterno aprì la bocca all’asina, che disse a Balaam: “Che ti ho fatto che tu mi percuoti già per la terza volta?”.

29. E Balaam rispose all’asina: “Perché ti sei beffata di me. Ah se avessi una spada in mano! Ti ammazzerei all’istante”.

30. L’asina disse a Balaam: “Non sono io la tua asina che hai sempre cavalcato fino a quest’oggi? Sono io solita farti così?”. Ed egli rispose: “No”.

31. Allora l’Eterno aprì gli occhi a Balaam, ed egli vide l’angelo dell’Eterno che stava sulla strada, con la sua spada sguainata. Balaam si inchinò e si prostrò con la faccia a terra.

32. L’angelo dell’Eterno gli disse: “Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco, io sono uscito per farti da ostacolo, perché la via che percorri è contraria al mio volere;

33. e l’asina mi ha visto ed è uscita di strada davanti a me queste tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei”.

34. Allora Balaam disse all’angelo dell’Eterno: “Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi messo contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornerò”.

35. E l’angelo dell’Eterno disse a Balaam: “Va’ pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò”. E Balaam se ne andò con i prìncipi di Balac.

36. Quando Balac udì che Balaam arrivava, gli andò incontro a Ir-Moab che è sul confine segnato dall’Arnon, alla frontiera estrema.

37. E Balac disse a Balaam: “Non ti ho mandato a chiamare con insistenza? perché non sei venuto da me? non sono proprio in grado di farti onore?”.

38. E Balaam rispose a Balac: “Ecco, sono venuto da te, ma posso adesso dire qualsiasi cosa? la parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò”.

39. Balaam andò con Balac, e giunsero a Chiriat-Usot.

40. E Balac sacrificò buoi e pecore e mandò parte delle carni a Balaam e ai prìncipi che erano con lui.

41. La mattina Balac prese Balaam e lo fece salire a Bamot-Baal, da dove Balaam vide l’estremità del campo d’Israele.

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