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Proverbi 27 NR06

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1. Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre.

2. Altri ti lodi, non la tua bocca; un estraneo, non le tue labbra.

3. La pietra è grave e la sabbia pesante, ma l’irritazione dello stolto pesa più dell’uno e dell’altra.

4. L’ira è crudele e la collera impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia?

5. Meglio riprensione aperta che amore nascosto.

6. Chi ama ferisce, ma rimane fedele; chi odia dà abbondanza di baci.

7. Chi è sazio calpesta il favo di miele, ma per chi ha fame ogni cosa amara è dolce.

8. Come l’uccello che va peregrinando lontano dal nido, così è l’uomo che va peregrinando lontano da casa.

9. L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali.

10. Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre, e non andare in casa del tuo fratello nel giorno della tua sventura; una persona a te vicina vale più di un fratello lontano.

11. Figlio mio, sii saggio e rallegrami il cuore, così potrò rispondere a chi mi offende.

12. L’uomo accorto vede il male e si mette al riparo, ma gli ingenui proseguono e ne pagano le conseguenze.

13. Prendigli il vestito poiché ha fatto cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiché si è reso garante di stranieri.

14. Chi benedice il prossimo ad alta voce, di buon mattino, sarà considerato come se lo maledicesse.

15. Un gocciolare continuo in giorno di gran pioggia e una donna rissosa sono cose che si somigliano.

16. Chi la vuol trattenere vuole trattenere il vento e stringere l’olio nella sua destra.

17. Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro.

18. Chi ha cura del fico ne mangerà il frutto; e chi veglia sul suo padrone sarà onorato.

19. Come il viso si riflette nell’acqua, così il cuore dell’uomo si riflette nell’uomo.

20. Il soggiorno dei morti e l’abisso sono insaziabili, e insaziabili sono gli occhi degli uomini.

21. Il crogiuolo è per l’argento e il fornello per l’oro, e l’uomo è provato dalla bocca di chi lo loda.

22. Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio, in mezzo al grano con il pestello, la sua follia non lo lascerebbe.

23. Guarda di conoscere bene lo stato delle tue pecore, abbi gran cura delle tue mandrie;

24. perché le ricchezze non durano sempre, e neanche una corona dura di epoca in epoca.

25. Quando è tolto il fieno, subito rispunta l’erbetta fresca e le erbe dei monti sono raccolte.

26. Gli agnelli ti danno da vestire, i becchi di che comprarti un campo,

27. e il latte delle capre basta a nutrire te, a nutrire la tua famiglia e a far vivere le tue serve.

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