Apocalisse 9 IRB20
1. Poi il quinto angelo suonò e io vidi una stella caduta dal cielo sulla terra; e a lui fu data la chiave del pozzo dell’abisso.
2. Egli aprì il pozzo dell’abisso e dal pozzo salì un fumo simile al fumo di una grande fornace e il sole e l’aria furono oscurati dal fumo del pozzo.
3. Dal fumo uscirono sulla terra delle cavallette, a cui fu dato un potere pari al potere che hanno gli scorpioni della terra.
4. Fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra né alcuna verdura né alcun albero, ma soltanto gli uomini che non avevano il sigillo di Dio in fronte.
5. Fu loro concesso, non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi con un dolore simile a quello prodotto dallo scorpione quando punge un uomo.
6. In quei giorni gli uomini cercheranno la morte e non la troveranno, desidereranno morire e la morte fuggirà da loro.
7. L’aspetto delle cavallette era simile a cavalli pronti per la guerra; sulla testa avevano come delle corone d’oro e le loro facce erano come facce di uomini.
8. Avevano dei capelli come capelli di donne e i denti erano come denti di leoni.
9. Avevano delle corazze come corazze di ferro e il rumore delle loro ali era come il rumore di carri, tirati da molti cavalli che si precipitano in battaglia.
10. Avevano delle code come quelle degli scorpioni e degli aculei; e nelle code stava il loro potere di danneggiare gli uomini per cinque mesi.
11. E avevano come re sopra di loro l’angelo dell’abisso, il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco Apollion.
La sesta tromba, il secondo “guai”12. Il primo “guai” è passato: ecco, vengono ancora due guai dopo queste cose.
13. Poi il sesto angelo suonò e io udii una voce dalle quattro corna dell’altare d’oro che era davanti a Dio,
14. la quale diceva al sesto angelo che aveva la tromba: “Sciogli i quattro angeli che sono legati sul gran fiume Eufrate”.
15. E furono sciolti i quattro angeli che erano stati preparati per quell’ora, per quel giorno e mese e anno, per uccidere la terza parte degli uomini.
16. Il numero degli eserciti della cavalleria era di venti migliaia di decine di migliaia; io udii il loro numero.
17. Ed ecco come mi apparvero nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano: avevano delle corazze color di fuoco, di giacinto e di zolfo; le teste dei cavalli erano come teste di leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo.
18. Da queste tre piaghe: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo, che usciva dalla loro bocca, fu uccisa la terza parte degli uomini.
19. Il potere dei cavalli era nella loro bocca e nelle loro code, poiché le loro code erano simili a serpenti: avevano delle teste e con esse danneggiavano.
20. I restanti uomini, che non furono uccisi da queste piaghe, non si ravvidero delle opere delle loro mani, non smisero di adorare i demòni e gli idoli d’oro, d’argento, di rame, di pietra e di legno, i quali non possono né vedere, né udire, né camminare,
21. e non si ravvidero dai loro omicidi né dalle loro magie né dalle loro fornicazioni né dai loro furti.