Romani 2 IRB20
1. Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile, perché, nel giudicare gli altri, tu condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le stesse cose.
2. Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità.
3. Pensi tu, o uomo che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio?
4. O disprezzi tu le ricchezze della sua bontà, della sua sopportazione e della sua pazienza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti conduce al ravvedimento?
5. Tu invece, seguendo la tua durezza e il tuo cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio,
6. il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere:
7. vita eterna a quelli che con la perseveranza nell’operare il bene cercano gloria, onore e immortalità,
8. ma a quelli che sono contenziosi e non ubbidiscono alla verità ma all’ingiustizia, ira e indignazione.
9. Tribolazione e angoscia sopra ogni anima d’uomo che fa il male, del Giudeo prima e poi del Greco,
10. ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene, al Giudeo prima e poi al Greco,
11. poiché davanti a Dio non c’è parzialità.
12. Infatti, tutti coloro che hanno peccato senza legge periranno pure senza legge e tutti coloro che hanno peccato avendo legge saranno giudicati con quella legge,
13. poiché non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che la osservano saranno giustificati.
14. Infatti, quando i Gentili che non hanno legge adempiono per natura le cose della legge, essi, che non hanno legge, sono legge a sé stessi;
15. essi mostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori per la testimonianza che rende loro la coscienza e perché i loro pensieri si accusano o si scusano a vicenda.
Responsabilità dei Giudei davanti a Dio16. Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio evangelo.
17. Ora, se tu ti chiami Giudeo, ti riposi sulla legge, ti glori in Dio,
18. conosci la sua volontà, distingui la differenza delle cose essendo istruito dalla legge
19. e ti persuadi di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre,
20. educatore degli insensati, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la forma della conoscenza e della verità,
21. come mai, dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Tu, che predichi che non si deve rubare, rubi?
22. Tu, che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu, che detesti gli idoli, saccheggi i templi?
23. Tu, che ti glori della legge, disonori Dio trasgredendo la legge?
24. Infatti, come è scritto: “Il nome di Dio, per causa vostra, è bestemmiato fra i Gentili”.
25. La circoncisione è certo utile, se tu osservi la legge, ma, se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.
26. Se l’incirconciso osserva i precetti della legge, la sua incirconcisione non sarà essa reputata circoncisione?
27. Così colui che per natura è incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge.
28. Poiché Giudeo non è colui che è tale all’esterno né la circoncisione è quella esterna, nella carne,
29. ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; la sua lode non viene dagli uomini ma da Dio.