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Romani 4 IRB20

« Abraamo e Davide giustificati per fede

1. Che diremo dunque che l’antenato nostro Abraamo abbia ottenuto secondo la carne?

2. Poiché, se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che gloriarsi, ma non davanti a Dio, infatti, che dice la Scrittura?

3. “Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia”.

4. Ora a chi opera il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito,

5. mentre a chi non opera, ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è messa in conto come giustizia.

6. Così pure Davide proclama la beatitudine dell’uomo al quale Dio imputa la giustizia senza opere, dicendo:

7. “Beati quelli le cui iniquità sono perdonate, e i cui peccati sono coperti.

8. Beato l’uomo al quale il Signore non imputa il peccato”.

9. Questa beatitudine è soltanto per i circoncisi o anche per gli incirconcisi? Poiché noi diciamo che la fede fu messa in conto ad Abraamo come giustizia.

10. In che modo dunque gli fu messa in conto? Quando era circonciso o quando era incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso;

11. poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse il padre di tutti quelli che credono essendo incirconcisi, in modo che anche a loro sia messa in conto la giustizia,

12. e il padre dei circoncisi, di quelli, cioè, che non soltanto sono circoncisi, ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quando era ancora incirconciso.

13. Poiché la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede.

14. Poiché, se sono eredi quelli della legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata,

15. poiché la legge produce ira, ma dove non c’è legge, non c’è neppure trasgressione.

16. Perciò l’eredità è per fede, affinché sia per grazia, in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che ha la fede di Abraamo, il quale è padre di noi tutti

17. (com’è scritto: “Io ti ho costituito padre di molte nazioni”) davanti al Dio a cui egli credette, il quale fa rivivere i morti e chiama le cose che non sono come se fossero.

18. Egli, sperando contro speranza, credette per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: “Così sarà la tua discendenza”.

19. Senza venire meno nella fede, egli vide bensì che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent’anni) e che Sara non era più in grado di essere madre,

20. ma davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato per la sua fede dando gloria a Dio

21. ed essendo pienamente convinto che, ciò che aveva promesso, egli era anche potente da effettuarlo.

22. Perciò gli fu messo in conto come giustizia.

23. Ora non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia,

24. ma anche per noi ai quali sarà così messo in conto, per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore,

25. il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato a motivo della nostra giustificazione.

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