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Cantico dei Cantici 7 IRB20

« L’amato all’amata:

1. Torna, torna, o Sulamita, torna, torna che ti ammiriamo. Perché ammirate la Sulamita come una danza a due schiere?

2. Come sono belli i tuoi piedi nei loro calzari, o figlia di principe! I contorni dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mano d’artefice.

3. Il tuo seno è una tazza rotonda, dove non manca mai vino profumato. Il tuo corpo è un mucchio di grano, circondato di gigli.

4. I tuoi seni sembrano due gemelli di gazzella.

5. Il tuo collo è come una torre di avorio; i tuoi occhi sono come le piscine di Chesbon presso la porta di Bat-Rabbim. Il tuo naso è come la torre del Libano, che guarda verso Damasco.

6. Il tuo capo si eleva come il Carmelo, e la chioma del tuo capo sembra di porpora; un re è incatenato dalle tue trecce!

7. Quanto sei bella, quanto sei piacevole, o amore mio, in mezzo alle delizie!

8. La tua statura è simile alla palma e i tuoi seni a dei grappoli d’uva.

9. Ho detto: “Io salirò sulla palma, e mi appiglierò ai suoi rami”. Siano i tuoi seni come grappoli di vite, il profumo del tuo fiato come quello delle mele,

L’amata all’amato:

10. e la tua bocca come un vino generoso che cola dolcemente per il mio amico e scivola fra le labbra di quelli che dormono.

11. Io sono del mio amico, e verso me va il suo desiderio.

12. Vieni, amico mio, usciamo ai campi, passiamo la notte nei villaggi!

13. Fin dal mattino andremo nelle vigne; vedremo se la vite ha sbocciato, se il suo fiore si apre, se i melograni fioriscono. Là ti darò le mie carezze.

14. Le mandragole mandano profumo e sulle nostre porte stanno frutti deliziosi di ogni specie, nuovi e vecchi, che ho serbati per te, amico mio.

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