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Tito 1 DB1885

Soprascritta e saluti

1. PAOLO, servitor di Dio, e apostolo di Gesù Cristo, secondo la fede degli eletti di Dio, e la conoscenza della verità, che è secondo pietà;

2. in isperanza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, ha promessa avanti i tempi de' secoli;

3. ed ha manifestata ai suoi propri tempi la sua parola, per la predicazione che mi è stata fidata, per mandato di Dio, nostro Salvatore;

Tito incaricato di dar ordine alla chiesa in Creta e di reprimere i falsi dottori

4. a Tito, mio vero figliuolo, secondo la fede comune; grazia, misericordia, e pace, da Dio Padre, e dal Signor Gesù Cristo, nostro Salvatore.

5. PER questo ti ho lasciato in Creta, acciocchè tu dia ordine alle cose che restano, e costituisca degli anziani per ogni città, siccome ti ho ordinato;

6. se alcuno è irreprensibile, marito d'una sola moglie, che abbia figliuoli fedeli, che non sieno accusati di dissoluzione, nè ribelli.

7. Perciocchè conviene che il vescovo sia irreprensibile, come dispensatore della casa di Dio; non di suo senno, non iracondo, non dato al vino, non percotitore, non disonestamente cupido del guadagno;

8. anzi volonteroso albergatore de' forestieri, amator de' buoni, temperato, giusto, santo, continente.

9. Che ritenga fermamente la fedel parola, che è secondo ammaestramento; acciocchè sia sufficiente ad esortar nella sana dottrina, ed a convincere i contradicenti.

10. Perciocchè vi son molti ribelli cianciatori, e seduttori di menti; principalmente quei della circoncisione, a cui convien turare la bocca.

11. I quali sovverton le case intiere, insegnando le cose che non si convengono, per disonesto guadagno.

12. Uno di loro, lor proprio profeta, ha detto: I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri.

13. Questa testimonianza è verace; per questa cagione riprendili severamente, acciocchè sieno sani nella fede;

14. non attendendo a favole giudaiche, nè a comandamenti d'uomini che hanno a schifo la verità.

15. Ben è ogni cosa pura a' puri; ma a' contaminati ed infedeli, niente è puro; anzi e la mente e la coscienza loro è contaminata.

16. Fanno professione di conoscere Iddio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abbominevoli e ribelli, e riprovati ad ogni buona opera.

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